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Non è mai facile farsi carico della realizzazione di una pellicola che si ispiri a un grande successo del passato. Era il 1996 quando Jan de Bont (Speed / Haunting – Presenze / Tomb Raider – La culla della vita) realizzò Twister, un film incentrato sul tema dei tornado che si basava sul lavoro di Michael Crichton e di Anne Marie-Martin. Una pellicola che vantava un cast composto da Helen Hunt (Cast Away / What women want / La maledizione dello scorpione di giada), Bill Paxton (Apollo 13 / Titanic / Aliens – Scontro finale) e Cary Elwes (La storia fantastica / Robin Hood – Un uomo in calzamaglia / Sesso e fuga con l’ostaggio).

Il successo fu notevole e il lungometraggio divenne iconico non solo per l’uso di avanzati effetti speciali e per le ottime interpretazioni dei protagonisti, ma anche per alcune scene e scambi di battute azzeccati che entrarono nell’immaginario collettivo.

Davanti a un lavoro così importante e solido, non è facile essere all’altezza. Si tratta di una sfida non facile che deve fare i conti non solo con le capacità e la buona riuscita di un prodotto già di suo non semplice da gestire, ma anche con l’alta aspettativa degli spettatori che hanno in mente un chiaro punto di riferimento e, proprio per questo, sono particolarmente critici ed esigenti.

Lee Isaac Chung, regista di origini sudcoreane, dà vita a un Twisters che è innovativo ma che strizza l’occhio al passato, che propone nuovi elementi narrativi e nuovi equilibri senza dimenticarsi di omaggiare quanto già fatto quasi trent’anni prima recuperando e reinventandosi anche in alcune delle scene più iconiche e dimostrandosi cosciente della sua stessa origine. Per questo è presente la Dorothy V, la scena del tornado notturno e quella del cinema, la cena a casa della madre della protagonista, tutti momenti rivisitati e cambiati così che da una parte non rischia di annoiare lo spettatore riproponendo le stesse scene già vissute in Twister, dall’altra di omaggiare l’iconicità di quell’originale a cui non si sottrae.

Protagonista indiscussa è l’ottima Daisy Edgar-Jones (Normal people / La ragazza della palude / Fresh), che deve reggere il confronto con l’inevitabile paragone con Helen Hunt. Per quanto sia difficile riuscire in un intento così arduo, l’attrice gestisce al meglio il proprio personaggio, lo assimila, lo fa suo e lo caratterizza perfettamente. Al suo fianco Anthony Ramos (Transformers – Il risveglio / Godzilla II – King of the monsters / A star is born) e Glen Powell (Top Gun: Maverick / Il diritto di contare / Tutti vogliono qualcosa).

L’edizioni 4K proposta sul mercato dell’home video da Warner Bros si compone di due dischi, uno in 4K ultra hd e l’altro nel più tradizionale blu-ray. Le tracce audio sono in Dolby Atmos True hd sia per l’italiano, sia per l’inglese, sia per il francese. Ricchi i contenuti speciali che offrono oltre alle immancabili scene eliminate, giusto una manciata in questo caso, e alle gag sul set anche un buon livello di approfondimento del dietro le quinte e della storia.

Titolo: Twisters

Distributore: Warner Bros

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