La Corea del Sud è diventata simbolo del successo mediatico di una intera nazione, proprio come è stato prima per il Giappone. Dopo aver esportato in tutto il mondo la sua musica, il K-Pop che tanti fan ha acquisito in tutto il pianeta, dopo aver appassionato una innumerevole schiera di spettatori tramite i suoi lungometraggi prima e serie televisive dopo, dopo aver localizzato nei diversi mercati la sua produzione a fumetti, ora anche la letteratura sta avendo l’inizio della sua epoca d’oro con la pubblicazione di diversi romanzi.
Conosciuto in inglese come Launch something! e nella lingua madre come 빙글빙글 우주군, In orbita! è l’opera firmata da Bae Myung-hoon, scrittore classe 1978 nato nella metropoli di Busan e laureatosi presso la Seoul National University, che porta il lettore all’interno di una storia dal sapore fantascientifico che però si muove trasversalmente tra diversi generi dando un ampio spazio alla satira.
Non è un caso. La fantascienza dopotutto è nata proprio con un intento particolare: quello di criticare la società e la classe politica contemporanea ambientando le vicende in un ipotetico futuro o in mondi alternativi dando vita a figure retoriche che permettessero di superare indenni le cesoie della censura che altrimenti avrebbero reso impossibile la pubblicazione.
Sul cielo della Terra compare all’improvviso un secondo sole. Si tratta di un costrutto artificiale che ha la forma di Pac-Man, il noto protagonista dell’omonimo videogioco che ha ottenuto grande successo in tutto il mondo. Per i più giovani, che potrebbero non avere idea di chi sia questo personaggio videoludico, si potrebbe dire che la forma di questo nuovo oggetto celeste sia quello di una pizza a cui manca una fetta. La presenza di questa sorta di astro determina l’aumento delle temperature climatiche e la necessità di intervento da parte delle nazioni di tutto il globo. Per questo vengono coinvolte le forze speciali di molte potenze internazionali. A questa complessa situazione si unisce anche l’arrivo del governatore di Marte, che da poco ha estirpato una rivolta che stava sviluppandosi proprio sul pianeta rosso.
All’interno delle pagine di In orbita! non è difficile notare alcuni chiari richiami alla situazione politica moderna: a partire dall’annuncio fatto da Trump nel suo primo mandato sulla creazione di una forza spaziale statunitense, arrivando al sempre più dibattuto tema del riscaldamento globale. La satira presente nel libro si mostra arguta, ironizza su tanti argomenti, molti dei quali facilmente comprensibili al lettore occidentale, mentre altri sono ben meno manifesti essendo più legati alla cultura locale. Si pensi al mondo militare, ben noto ai ragazzi sudcoreani costretti a una leva obbligatoria che permette di avere familiarità con tutta la gerarchia e le procedure delle forze armate dello stato asiatico.
L’edizione italiana è stata tradotta direttamente dal coreano, garantendo in questo modo un adattamento più fedele all’originale non dovendo passare tramite altri canali che hanno già operato questo lavoro, rischiando di allontanarsi e di perdersi dall’idea originale e dalle atmosfere volute dall’editore. Il buon lavoro svolto si percepisce durante la lettura del romanzo. Una nota di merito spetta anche all’aspetto estetico e fisico del prodotto cartaceo che offre, proprio come tutti i titoli della collana asiatica, una copertina elaborata e complessa che cela al suo interno chiari riferimenti alla storia.
Titolo: In orbita!
Autore: Bae Myung-hoon
Editore: Add Edizioni
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