Jules Verne è uno dei più importanti scrittori di libri per ragazzi, capace di dar spazio non solamente alla fantasia ma anche a sviluppare idee su basi scientifiche solide tanto da riuscire talvolta ad anticipare di qualche tempo nuove invenzioni. Vero e proprio precursore dei tempi, Verne ha scritto molte opere cariche di avventura che hanno fatto sognare e trepidare milioni di giovani lettori accompagnandoli in emozionanti viaggi: verso il nucleo del pianeta con Viaggio al centro della Terra, su isole sconosciute da esplorare con L’isola misteriosa, nelle profondità degli oceani con Ventimila leghe sotto i mari o intorno all’intero pianeta con Il giro del mondo in 80 giorni.
Con Le peripezie di un cinese in Cina, Jules Verne approda in oriente narrando le vicende di un ricco giovane, Kin-Fo, che a seguito del fallimento della banca americana in cui aveva investito tutta la sua fortuna si ritrova povero e senza alcuna prospettiva per il futuro. Dopo una vita trascorsa senza provare alcuna emozione, l’uomo decide di assicurare la sua vita contro ogni possibile causa di morte, compreso il suicidio. Tornato a casa chiede al suo amico filosofo Wang di ucciderlo entro alcune settimane. Quando quest’ultimo scompare, a casa di Kin-Fo arriva una missiva che comunica che in realtà il patrimonio dell’uomo non è affatto andato perduto ma è addirittura cresciuto a dismisura. Deciso a restare in vita a tutti i costi, Kin-Fo decide di partire in un viaggio attraverso la Cina con lo scopo di evitare di essere obiettivo del suo assassino.
L’ambientazione alquanto atipica per lo scrittore francese è un’ottima occasione per raccontare di usi e di abitudini di un paese così tanto lontano e così tanto diverse, soprattutto per costumi e modi di pensare, ma anche per fare riferimento agli eventi di quel periodo, un’epoca in cui l’occidente aveva aperto missioni in tutte le principali città estere al fine di penetrare nuovi mercati e arricchire ancora di più le imprese nazionali con commerci sempre più redditizi.
Le peripezie di un cinese in Cina è un romanzo piacevole da leggere, dalla trama semplice ma non per questo poco avvincente, che viene raccontata in maniera coinvolgente. Ma è allo stesso tempo un’opera che è stata adattata nel pieno rispetto dell’originale e pertanto richiede al lettore una certa intelligenza nell’affrontare il delicato tema del politicamente corretto che all’epoca in cui Verne scriveva non esisteva di certo. L’autore, cittadino del mondo occidentale, ha infatti una visione euro-centrica in decenni in cui soprattutto Francia e Regno Unito creavano colonie commerciali in giro per tutto il mondo ed erano considerate potenze economiche esportatrici di civiltà e di modernità. Per questo i commenti dello scrittore possono talvolta apparire faziosi e poco rispettosi ma dopotutto estrapolare un’opera di questo periodo dal contesto storico e dalla cultura a cui è ancorata sarebbe quanto mai sbagliato e fornirebbe una chiave di lettura completamente errata, vista la diversa sensibilità del pubblico.
Questo non intacca certo la piacevolezza della lettura, scorrevole e coinvolgente, con un volume che permette al lettore di catapultarsi in un mondo completamente diverso a quello cui è abituato sia per contesto storico che per contesto geografico.
Titolo: Le peripezie di un cinese in Cina
Autore: Jules Verne
Editore: Luni Editrice
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