(di Giulio Perrotta) Roberto La Paglia, oggi, ci parlerà del suo nuovo saggio “Esopolitica”: una materia di ricerca che all’estero è oggetto di numerosi dibattiti e produzioni letterarie, ma che in Italia stenta a farsi conoscere, pur facendo parte della molto più nota e seguita Ufologia. L’ultimo libro di Roberto La Paglia, “Esopolitica: la questione Esopolitica e le verità negate” diventa un pretesto per scoprire qualcosa in più in merito a questo argomento. Il volume è acquistabile al seguente indirizzo: http://www.macrolibrarsi.it/libri/__esopolitica-libro.php
Buongiorno Roberto, cosa si intende con il termine Esopolitica e quale è la sua importanza?
Con il termine Esopolitica si intende lo studio di coloro che sono i principali attori politici, i processi e le istituzioni che a qualsiasi livello entrano in sinergia con il fenomeno Ufo e, più ampiamente, con l’Ipotesi Extraterrestre. Il suffisso ESO, dal greco éxō, al di fuori, indica chiaramente che ci stiamo riferendo a qualcosa che non è di questo pianeta, mentre il termine POLITICA, posto subito dopo, identifica la natura di questo interesse, il parametro di confronto sul quale si basa l’idea di fondo. Il termine Esopolitica, quindi, introduce in parte un nuovo concetto di Ufologia, discostandosi dal semplice lavoro di ricerca e archiviazione dei numerosi dati relativi agli altrettanto numerosi avvistamenti. La sua concretizzazione avviene sul finire dell’anno 2005, periodo nel quale vengono convocate ben tre conferenze internazionali (due incontri Exopos a Washington organizzati da Stephen Basset, un simposio presso l’università di Toronto), pubblicati due libri dedicati all’argomento, scritti da Michael Salla e Alfred Webre, e creata un’organizzazione non governativa, l’Exopolitic Institute, quest’ultima il 4 luglio del 2005. La sua importanza è ben descritta dal termine stesso, si tratta infatti di un passo avanti relativamente alla concezione moderna di Ufologia, ma non soltanto di questo. Il termine Esopolitica infatti, già al suo interno, contiene una affermazione decisa, che supera alcuni dibattiti ancora aperti in campo ufologico, lo studio dello scacchiere politico, militare e diplomatico internazionale relativamente agli alieni presuppone infatti che questi ultimi siano già da tempo una realtà tangibile e presente nel nostro pianeta.
Visti questi presupposti come mai se ne parla così poco in Italia?
Mi permetto di ampliare lo spettro della sua domanda; se ne parla poco in Italia ma anche nel resto del mondo, pur avendo l’Esopolitica un ruolo più importante, la sua importanza è spesso poco condivisa. Il problema italiano riguarda quello che da anni, purtroppo, è diventata l’Ufologia, ovvero un termine utilizzato per diffondere via Internet le notizie più assurde e fantasiose, le foto e i video più improbabili, ovvero tutta una serie di notizie esplicitamente nate e costruite per attirare curiosi e visitatori ai vari siti o blog nuocendo gravemente alla credibilità dei tanti ufologi e ricercatori che studiano con passione e serietà l’ipotesi extraterrestre. Questo modus operandi, in parte frutto di un preciso progetto atto a screditare l’argomento, impedisce oggi un dialogo e una forma di divulgazione che, anche in chiave Esopolitica, si interessi a quelli che sono i veri argomenti scottanti, mi riferisco alle Abduction, alle interazioni aliene, così come pone dei limiti alla vera ricerca, quella fatta sul campo, che non è certo l’analisi di una foto o di un filmato bensì un certosino lavoro investigativo che ci porti ad identificare documenti e testimonianze ufficiali.
Cosa la porta a pensare che gli extraterrestri siano già da tempo in questo pianeta? Quali sono le prove e le evidenze?
Ho affrontato in parte questo argomento nel volume Mitologia Aliena. La presenza extraterrestre sul nostro pianeta, pur non avendo mai prodotto prove inoppugnabili, rientra in una logica deduzione supportata da una infinità di ragionevoli dubbi, troppi per essere soltanto frutto della fantasia. L’analisi dei testi antichi, le nuove traduzioni e le comparazioni effettuate in epoca moderna confermano che molti secoli fa qualcosa di inaspettato accadde nel nostro pianeta; i nostri antenati raffigurarono questo evento nelle pitture rupestri, quindi iniziarono a tramandarlo oralmente; sopravvisse nelle antiche tradizioni, nelle leggende, nelle credenze, fu oggetto secoli dopo di ampi resoconti. Oggi, nonostante la continua reticenza e la compattezza del fronte dei negazionisti, i più importanti paesi del mondo stanziano ingenti risorse finanziarie e umane per monitorare costantemente la situazione Ufo; per quale motivo un governo dovrebbe stanziare fondi di ricerca a fronte di un fenomeno che tutti affermano sia soltanto il frutto della fantasia di pochi ricercatori? Paradossalmente, più ci si accanisce nel voler smentire la realtà aliena, più questa risulta credibile; a partire dal 1947, anno del famoso avvistamento di Arnold, si è cercato, con certosina pazienza e abnegazione, di dimostrare che gli Ufo non esistono; credo che nessuno impiegherebbe decenni della propria vita, mezzi, fatiche e denaro, nel tentare di smontare una teoria che, a quanto si dice, è ufficialmente falsa; quando ciò avviene è necessario chiamare le cose con il proprio nome: non si sta cercando di dimostrare che non esistono gli alieni, si sta soltanto tentando disperatamente di occultarne la presenza .
Grazie Roberto. A presto e buon lavoro.
Grazie a te e a tutta la redazione dell’Altra Pagina.
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