Ci si avvia sempre più verso la fine della stagione di Serie A 2024-2025. Un campionato che ha superato ormai da qualche settimana il fatidico giro di boa e che sta delineando sempre più le forze in gioco, soprattutto quelle in grado di potersi giocare la possibilità di vincere lo Scudetto alla fine dell’anno. Per diversi mesi la sfida al vertice della classifica di Serie A è stata una corsa a tre, tra Napoli, Inter e Atalanta ma sembrerebbe che la squadra bergamasca stia leggermente perdendo terreno e chance di rimanere agganciata alla corsa al titolo. Ma mai dire mai nel calcio. L’Inter campione in carica, invece, si era presentata ai nastri di partenza della nuova stagione già come grande favorita per il successo finale, insieme a Milan e Juve. Era prevedibile il ruolo da protagonista. Per il Napoli il discorso è molto diverso. La compagine oggi allenata da Antonio Conte, reduce dal disastroso decimo posto della passata annata, non veniva certamente considerata alla vigilia come una favorita nella panoramica delle scommesse sportive live sul calcio o delle scommesse antepost. Eppure alla fine sembra che la corsa si potrà restringere alla squadra allenata da Simone Inzaghi e quella allenata da Antonio Conte.
Napoli
Iniziamo dalla squadra partenopea. Questa, dopo il più che deludente decimo posto colto lo scorso anno era chiamata a riscattarsi e a dimostrare che la squadra del Napoli può vivere stabilmente nelle zone alte della classifica della massima categoria del calcio italiano. Così è arrivato Antonio Conte in panchina, sono stati tagliati giocatori anche di spessore, ma che probabilmente avevano finito con il Napoli, come Piotr Zielinski e di Victor Osimhen ma, dall’altra parte, sono arrivati giocatori come Romelu Lukaku, David Neres e Scott McTominay. Con il suo arrivo Conte ha dato al Napoli una mentalità che aveva perduto, quella vincente, offensiva, che mira sempre a conquistare i tre punti. E infatti tra i punti di forza della squadra campana c’è appunto un gioco offensivo dinamo e spettacolare, grazie anche alla presenza di giocatori di talento in grado di fare la differenza, capaci di attuare transizioni di campo in velocità, con gli inserimenti dei terzini e dei centrocampisti nell’area avversaria e con le sovrapposizioni interne dei difensori. Di contro c’è però il fatto che il Napoli va a volte in difficoltà in difesa, non sempre solidissima e con qualche momento di pausa di troppo, specialmente nei momenti decisivi di una partita. Cosa che ha fatto perdere diversi punti in maniera banale.
Inter
E poi c’è l’Inter, l’anno scorso forza inafferrabile del campionato di Serie A, quest’anno meno marziana e più terrestre. La squadra nerazzurra non ha cambiato tanto in fase di mercato estivo. La squadra era già completa così, e sicuramente ancora molto forte rispetto alle concorrenti e sicura di una panchina profonda, in grado di poter competere sui tre fronti del campionato, della Champions League e della Coppa Italia. I nerazzurri, tatticamente, possono certamente contare sul grande equilibrio del centrocampo, dettato da una Hakan Calhanoglu forte in fase di interdizione e regista perfetto quando c’è bisogno di ordinare la manovra offensiva. Ha ormai acquisito esperienza e mentalità vincente e una grande solidità difensiva. Gli attaccanti si conoscono a memoria e giocano con una facilità di scambi disarmante. Però ci sono anche punti deboli, come a volte la difficoltà nel trovare continuità di risultati a causa, quest’anno più degli altri anni, del rischio di alcuni fatali cali di concentrazione, specialmente nelle partite con squadre di bassa classifica.
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