Il cantante Gino Paoli si è dimesso dalla carica di presidente della SIAE, la Società Italiana Autori ed Editori.
La decisione è maturata dopo l’apertura di un’indagine a suo carico per presunta evasione fiscale. Il cantante, secondo l’accusa, avrebbe portato in Svizzera due milioni di euro ed evaso il fisco italiano per circa 800 mila euro.
Paoli è difeso dall’avv. Andrea Vernazza e sarà interrogato il 2 marzo.
Sono state intanto perquisite tre società intestate al cantante genovese. La richiesta delle dimissioni di Paoli era stata avanzata anche in Parlamento dagli esponenti del Movimento 5 Stelle, i quali da tempo, insieme a vari parlamentari di schieramenti trasversali, si stanno anche occupando di sollecitare una riforma della SIAE.
(R.L.)
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