Il fenomeno mondiale delle escape room torna sul piccolo schermo grazie alla pellicola diretta da Adam Robitel (Insidious: the last key). Con il titolo Escape room, da non confondere però con l’omonimo lavoro di Will Wernick, si crea una sorta di sottofilone thriller che richiama già pellicole del passato, come l’ottimo The cube o l’omonimo Escape room del 2017.
Anche in questo caso protagonisti della pellicola sono un manipolo di uomini che apparentemente non hanno elementi in comune: i sei protagonisti sono una timida ragazza genio della matematica capace di ragionare fuori dagli schemi ma allo stesso tempo in difficoltà nei rapporti interpersonali (Taylor Russell), un giovane addetto al magazzino di un piccolo supermercato che non riesce neanche a ottenere una promozione per lavorare in cassa a contatto con il pubblico (Logan Miller), un nerd amante di giochi e di enigmi tanto entusiasta di fronte alla nuova sfida che altri non è che la guida che introduce i meccanismi dell’escape room ai presenti e allo spettatore (Nick Dodani), un broker di successo abituato alla bella vita e al lusso grazie alle sue capacità lavorative che lo indirizzano sempre verso ottimi affari (Jay Ellis), una ex soldatessa vittima di un trauma fisico ma soprattutto mentale avvenuto durante una missione (Deborah Ann), un camionista preoccupato del proprio futuro davanti a una tecnologia che rischia di rubargli il lavoro rendendolo obsoleto e inutile (Tyler Labine).
Insomma: un sestetto variopinto i cui membri dovranno imparare a collaborare e a fidarsi l’uno dell’altro nel tentativo di raggiungere l’agognata salvezza superando una serie di enigmi pericolosi e letali che si dipaneranno nelle diverse stanze, ognuna caratterizzata da un elemento caratteristico, da superare.
Ma chi c’è dietro a questo malefico piano? Esiste un elemento che accomuna i sei membri scelti per formare questo gruppo?
Escape room è un thriller avvincente, dal ritmo serrato e capace di tenere incollato lo spettatore allo schermo coinvolgendolo per quanto possibile negli enigmi da risolvere. L’elemento piacevole è che non ci sono (o quasi) combattimenti o sparatorie, scontri violenti tra le parti, ma una sfida incentrata unicamente su intelligenza e capacità deduttiva.
La Universal Pictures distribuisce sul mercato italiano dell’home-video un’edizione che si compone di un’ottima sezione video e di un altrettanto valido reparto audio. Molto bene anche i contenuti speciali che si compongono delle classiche scene tagliate, di un’introduzione e di un finale alternativi, entrambi tra l’altro convincenti, e una serie di approfondimenti che consentono di comprendere meglio i segreti di Escape room e del lavoro svolto per la realizzazione della pellicola.
Titolo: Escape room
Distributore: Universal Pictures
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