Un ritorno all’agonismo che ha assecondato le aspettative, quello che ha interessato la scuderia Jolly Racing Team sulle strade del Rally Internazionale Casentino, appuntamento salito alla ribalta delle cronache sportive nazionali nelle vesti di prima gara a calendario dopo lo stop imposto a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.
La scuderia larcianese, presente nel fine settimana all’appuntamento valido per la serie Ircup, ha colto riscontri in linea con le aspettative della vigilia.
Soddisfazioni dalla prima esperienza sulle prove speciali aretine sono giunte da Sandro Incerpi e Paolo Monti, sui sedili della Peugeot 106 di classe K10. Una prestazione che ha permesso all’equipaggio valdinievolino di regolare avversari che potevano disporre di vetture di categoria superiore. Per i portacolori di Jolly Racing Team, unici partenti nella classe di appartenenza, il Rally Internazionale Casentino è stata occasione di conferma del livello di feeling maturato con la vettura, su strade di elevato tasso tecnico.
Seconda posizione nella classe A5, questo il risultato finale maturato a conclusione di una gara che Maurizio Corsi ed Alessandro Morosi hanno interpretato al meglio, sui sedili della Peugeot 106. Una condotta limitata da alcuni problemi riscontrati in fase di alimentazione, risolti dai tecnici del team assistenza Jolly Racing Team al fine di mantenere la posizione consolidata.
Ottimi spunti anche da parte dei copiloti portacolori della scuderia, impegnati nel confronto internazionale. Quinta posizione di classe N2 per Sara Mosti, chiamata sul sedile destro della Peugeot 106 di Alessandro Polli. Per la copilota elbana, rappresentante di Jolly Racing Team, una ripresa della stagione agonistica che la vedrà impegnata in molti appuntamenti, anche al di fuori della regione. Obiettivo centrato anche da parte di Alessio Pellegrini. Il copilota pesciatino, “alle note” di Lorenzo Lanini su Fiat Seicento, si è rivelato determinante nel raggiungimento del traguardo del proprio pilota, debuttante.
Soddisfazione anche in casa MM Motorsport, gara che ha sancito l’avvio della collaborazione con Davide Nicelli, pilota pavese chiamato ad una programmazione 2020 incentrata nella partecipazione alle due massime espressioni della specialità: il Campionato Italiano Rally Asfalto, mirando alla classifica dedicata alle “due ruote motrici” ed il Campionato Italiano Rally Terra.
Sull’asfalto della provincia di Arezzo, il portacolori della scuderia Maranello Corse ha impostato una condotta di gara che si è rivelata limitante in fase di avvio e legata ad una soluzione di setup della Peugeot 208 R2B non congeniale alle caratteristiche di guida ma che – grazie alle indicazioni fornite dal driver di Stradella ai tecnici del team – ha permesso al pilota lombardo ed al suo codriver Alessandro Mattioda di affrontare le rimanenti prove speciali facendo registrare riscontri in linea con le aspettative della vigilia.
“Un impegno che, già sapevamo, sarebbe stato affrontato senza obblighi di classifica ma esclusivamente volto al perfezionamento del feeling tra Davide e la nostra Peugeot 208 – il commento di Cristiano Bianucci, patron di MM Motorsport – siamo soddisfatti del lavoro svolto in concerto con lui durante tutto il weekend, che permetterà alle parti di affrontare il Rally di Roma Capitale nelle migliori condizioni”. Una gara dai due volti, questa la sintesi espressa dalle parole di Davide Nicelli: “abbiamo faticato nelle prime due prove speciali, dove ci siamo giocati due jolly che ci hanno consigliato di improntare una condotta difensiva sulla terza in programma. Particolari legati ad un setup con il quale non sono riuscito ad esprimere le mie caratteristiche di guida ma che – al primo parco assistenza disponibile – è stato ottimizzato insieme ai ragazzi del team. Nelle rimanenti speciali abbiamo migliorato notevolmente ma, purtroppo per la classifica, il tempo perso in fase di avvio si è rivelato determinante. Una bella gara, il Rally Casentino, che ho affrontato per la prima volta in carriera e che si è rivelata molto utile in proiezione tricolore”.
Prima gara del post-lockdown anche per X Race Sport, dove il vessillo della “X rossa” ha sventolato con due portacolori.
Occhi puntati per Antonio Rusce e Sauro Farnocchia, al loro debutto con la Citroen C3 R5del Team FPF Sport gommata Pirelli con la quale disputeranno l’intero Campionato Italiano Rally Asfalto (CIRA), in quello che era il primo test in assoluto. Le caratteristiche del percorso, le condizioni meteo ed il contesto in generale della gara aretina, con diversi “nomi” al via sono state i fattori importanti per svolgere un utile training con la vettura nuova. Senza troppo occuparsi dei riscontri cronometrici (alla fine undicesimi assoluti), ma soprattutto guardando a “sentire” le sensazioni” della vettura del “doppio chevron” Rusce e Farnocchia hanno lavorato soprattutto sul set-up, testando molte soluzioni, per arrivare a fine gara con indicazioni concrete, quelle poi da tradurre per la prima gara tricolore di Roma fra tre settimane. “Tutto sommato – commenta il driver di Rubiera – credo che fatto un buon lavoro. Abbiamo lavorato sul set-up, era la prima volta con la vettura, peraltro dopo molti mesi di pausa. Si, credo siamo andati verso la giusta direzione, il che ci fa ben sperare per l’avvio di Campionato a Roma”.
Nella gara di casa erano poi al via gli immancabili locali Fabio Battisti e Maurizio Cappelletti. Dopo significative esperienze con la Peugeot 208 R2, il pilota di Castel San Niccolò quest’anno ha alzato l’asticella, presentandosi sulle strade amiche con una muscolosa e certamente impegnativa Renault Clio S1600 affiancato dall’esperto copilota Cappelletti. Hanno visto la bandiera a scacchi, accarezzata con la quarta posizione di classe, affrontando avversari di rango e cercando soprattutto di fidelizzare con una vettura molto professionale.
Viceversa, è stato un avvio in “chiaro-scuro”, quello post-lockdown, per Movisport, dopo i circa tre mesi di totale stop dovuto alla pandemia da Covid-19. La gara della ripartenza era il 40. Rally del Casentino, prima prova del campionato IRCup a Bibbiena, in provincia di Arezzo, dove erano al via tre portacolori.
Al ritorno sul catrame, dopo significative esperienze su sterrato, il veronese Luca Hoelbling, con la Hyundai i20 R5 sulla quale era affiancato da Fiorini, ha finito l’impegno in 19^ posizione assoluta. Reduce da un avvio stagionale (prima della pandemia) in Val d’Orcia, concluso anzitempo per una rottura, anche in Casentino non ha avuto miglior fortuna, con diversi problemi palesati all’impianto frenante, che ne hanno limitato le prestazioni.
Prenotavano un posto al sole nell’assoluta o magari anche sul podio assoluto, Gianluca Tosi-Alessandro Del Barba, sulla Skoda Fabia R5, con la voglia anche di riscatto dalla delusione patita in provincia di Arezzo lo scorso anno, fermati da un banale guasto meccanico. Non è andata meglio, dovendosi ritirare nel finale di gara per un’uscita di strada dopo un’intera giornata travagliata da noie tecniche. Ottimo il riscontro cronometrico sulla prima prova, quinto tempo assoluto a 3″2 dal leader, poi sulla seconda pur soffrendo le traiettorie obbligate dagli “antitaglio” in curva, la prestazione era stata in linea, prima di affondare in classifica a causa di un problema derivato dalla rottura dei collettori, la dispersione eccessiva di calore nel vano motore, aveva limitato le prestazioni del cambio e dell’impianto frenante. La vettura era stata rispristinata all’assistenza successiva, pur con un ritardo “pagato” di oltre due minuti Tosi e Del Barba avevano ripreso la corsa, prima di venire nuovamente rallentati da un problema al cambio, preludio all’esito negativo nel finale di giornata.
Il bilancio della trasferta in provincia di Arezzo è stato dunque salvato dal generoso Matteo Bonini, con Gabriele Romei, su una Renault Clio R3C. Bonini era alla sua quarta esperienza con la affidabile due litri francese, potendo contare sull’apporto di esperienza del copilota, per avviare al meglio la propria stagione in una competizione assai “calda”, nella quale ha inanellato un notevole secondo posto di classe.
Grande soddisfazione, invece, per Fabrizio Giovanella anzi meglio di così era difficile da immaginare. Al Rally del Casentino, il driver ossolano ed il suo navigatore Andrea Dresti, hanno portato in cima alla classifica di S1600 la Renault Clio magistralmente curata dal team MS Munaretto. Su strade a loro nuove, i due piemontesi hanno vinto sei prove su sette totali non lasciando scampo ai pur bravi avversari. L’ampio distacco finale però non deve ingannare perché nell’entroterra aretino è stata lotta vera: “abbiamo trovato una gara davvero bella e ben architettata nonostante tutte le restrizioni da Coronavirus– commenta euforico Fabrizio Giovanella. Le strade si sono sporcate molto e abbiamo dovuto fare i conti con alcuni ostacoli che ci si sono palesati quasi all’improvviso: anche questo fa parte dei rally. Per noi si tratta di esperienza utile dato che personalmente gareggio solo da un paio di anni. Il ritmo gara è stato davvero buono e la seconda posizione del raggruppamento IRC (quello che include tra le altre anche le vetture anche le R3 e le A7 ndr.) dietro al locale Ciardi è un buon segno”. A ben guardare c’erano anche i presupposti per la doppietta visto che ad una speciale dal termine Giovanella era anche leader del raggruppamento con 4”1 sul diretto avversario: “In effetti ad una prova dalla fine noi e Ciardi eravamo praticamente appaiati sebbene sapessi che si trattava di una speciale a lui congeniale e che nel primo passaggio mi avesse dato 3”6. Lungo la prova qualche sconsiderato ha lasciato dei sassi in traiettoria che noi siamo riusciti a schivare per miracolo pur perdendo del tempo mentre altri li hanno centrati danneggiando le loro vetture. Noi abbiamo raggiunto una di queste e non è stato semplice superarla; alla fine della prova abbiamo perso 17” che si sono poi rivelati decisivi per la vittoria. Aldilà di questo spiacevole episodio bisogna dire che è stata comunque una bellissima battaglia che ha fruttato la mia prima vittoria di S1600 fuori dalle zone conosciute e di questo non posso che essere felice – ha concluso il pilota classe 1984. Al termine della competizione toscana l’equipaggio Giovanella-Dresti ha prevalso in S1600 con un distacco di 2’33”8 sul primo degli inseguitori mentre ha terminato in seconda piazza a 12”9 da Ciardi nella graduatoria di gruppo.
Missione compiuta, per Christopher Lucchesi, che sabato scorso ha svolto un importante test sulle strade casentinesi in preparazione dell’avvio di Campionato tricolore, che avverrà tra tre settimane sulle strade del Rally di RomaCapitale. Una partecipazione, dunque, che non guardava assolutamente al risultato ma al ritrovare tutti gli equilibri, le sensazioni e le indicazioni giuste al volante della Peugeot 208 R2 di GF Racing, per i colori della Project Team, assecondato come consuetudine da Marco Pollicino.
L’intero arco della competizione, già dallo “shakedown” della vigilia, è servito a Lucchesi e Pollicino per macinare chilometri al volante della millesei transalpina che non guidava dallo scorso dicembre, registrando sensazioni più che positive una volta giunto al traguardo. Soprattutto, senza mai guardare ai riscontri cronometrici nei confronti degli avversari, si è lavorato sui set-up da usare, per capire quale fosse la migliore strada da prendere per arrivare preparati al meglio all’avvio “tricolore” di Roma.
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