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Soccer: serie A, AC Milan-Juventus(di Salvatore Cipriano) Ai nastri di partenza si presenta, sulla carta, un Milan molto difensivo, con Locatelli stopper aggiunto e Bonaventura e Kucka con il compito di sorvegliare Hernanes e Pjanic.

Gli slanci offensivi dei rossoneri sono affidati soprattutto agli strappi di Niang, anche se per il francese risulta quasi impossibile saltare nell’uno contro uno Barzagli che è in una serata di grazia, mentre la Juventus imposta il suo gioco, prevalentemente sull’asse Alex Sandro-Dybala.

Se si toglie l’errore arbitrale che annulla il regolarissimo goal di Pjanic, e si considera che Bacca ed Higuain non riescono praticamente mai ad incidere, lo 0-0 con cui si va al riposo è il risultato più giusto. Dopo una buona mezz’ora uscirà Dybala, toccandosi il bicipite femorale, sostituito da Cuadrado, che godrà della massima libertà dietro Higuain, senza lasciare però mai il segno.

Il secondo tempo è sulla falsa riga del primo, a tratti noioso, finchè Locatelli non indovina un destro incredibile su assist di Suso.

Allegri prova a ribaltare la situazione, inserendo Mandzukic e passando al 4-3-3, mentre Montella si copre, addirittura, con un 5-3-2, inserendo Poli e Gomez per Niang e Locatelli.

Il finale è pieno di mischie dentro l’area di rigore rossonera, con un Donnarumma che diventa prodigioso all’ultimo secondo di partita, levando dall’incrocio un gran destro di Khedira che non basta alla Juventus di stasera per riacciuffare il pareggio.

Il Milan, con la sua rosa piena di giovani italiani titolari, continua il suo campionato sopra ogni attesa, mentre la Juventus non è quella che era stata accreditata da tutti per competere per il triplete.

E’ un Adriano Galliani, a dir poco, raggiante quello che si presenta a commentare il dopo gara: “Cosa provo? Sto provando molta gioia. Ho parlato con Berlusconi e anche lui provava molta gioia. Sono 16 punti nelle ultime 6 partite. E’ incredibile, stratosferico. Incredibile che la partita l’hanno vinta un ’98 e un 99′. Quando ho visto partire il tiro di Khedira mi si è ghiacciato il sangue. Poi Gigio è straordinario. Mi sembrava simile alla parata di Abbiati a Perugia”.

“Il gol di Locatelli? Leggendario. Bellissime entrambe le reti. Nessuno in Europa gioca con un portiere e un regista di quell’età. I giovani del settore giovanile che vanno in prima squadra è la dimostrazione che abbiamo fatto qualcosa di buono”.

“Romagnoli? Ormai è un po’ vecchietto (se la ride). Lui è un fenomeno. Paletta gioca in modo incredibile e non sbaglia un intervento. Ora abbiamo una coppia di difensori centrali super super super. Romagnoli sicuramente sarà il difensore centrale della Nazionale per 10 anni. Quando finiranno la carriera quelli della Juve sarà lui il più forte”.

“La Juve? Nettamente la squadra più forte che c’è in Italia. E’ fantastico avere vinto e posso dire che la Madonnina non ha fatto sconti. Zero punti a San Siro e non so quante volte sia successo. E’ un segnale che la vecchia Milano sta tirando fuori la testa”.

“Il gioco? Molto bravo l’allenatore. Mi piace Abate alto con i 3 dietro. Siamo duttili e cambiamo in partita. Bene, anche se tra 3 giorni c’è una trasferta difficile. Questa sera gioiamo”.

“Un sogno? No è una realtà meravigliosa che si è avverata. Si sentiva un’atmosfera molto positiva. C’erano le premesse per fare una buona partita”.

“Cosa dico a Locatelli? Nulla, ha una mamma e papà che fanno un ottimo lavoro. La famiglia è la base che aiuta il ragazzo a crescere bene. Così come i genitori di Donnarumma. Dopo 30 anni capisco più i genitori dei giocatori”.

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