(di Jessica Sabatelli) Forse sembrerà uno scherzo, ma millenni di studi astrologici potrebbero non avere le “precarie”, se non assenti, fondamenta scientifiche che tutti hanno sempre immaginato.
L’Astrologia è una disciplina antichissima che nasce insieme alle più antiche ed evolute civiltà di tutti i tempi e anche di quasi tutti i luoghi della Terra.
Analizzare la posizione dei pianeti e dei segni, nelle case, nelle posizioni e nei gradi in cui queste si palesano ciclicamente ai nostri occhi, ha da sempre affascinato l’uomo e lo ha posto nella posizione di correlare tutti questi dati ad eventi e a segni particolari, che potessero anche spiegare il comportamento delle persone.
Per la prima volta, uno studio scientifico condotto dalla Columbia University ha cercato, forse, di ridonare dignità ad uno studio antichissimo e oramai ridicolizzato dalla modernità: è possibile che il giorno e il mese della nostra nascita possano predire le nostre future patologie?
La ricerca, pubblicata sul Journal of American Medical Informatics Association, ha dimostrato che a seguito della creazione di un algoritmo, che ha analizzato la banca dati del New York Presbyterian Hospital, è stata statisticamente scoperta una correlazione tra l’effettiva insorgenza di particolari malattie e il mese di nascita del paziente.
Sono stati analizzati i casi clinici di quasi 2 milioni di persone ricoverate al NYC Presbyterian dal 1800! E i risultati sono altrettanto numerosi: su 1700 patologie, 55 erano direttamente collegate al mese o alla stagione di nascita dei malati!
Sembra, per esempio, che 1 su 40 dei nati nel mese di marzo possa soffrire di Fibrillazione Areale, mentre, per i nati a novembre, 1 su 675 sarebbe predisposto al Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività.
Nonostante questi dati statistici abbiano riscontrato delle analogie esistenti tra l’insorgenza di determinate malattie e la data di nascita di una persona – che dimostrano, inoltre, come il fenomeno non possa incontrovertibilmente definirsi casuale – è necessario precisare che sono moltissimi i fattori che concorrono alla comparsa delle più disparate patologie.
Nicholas Tatonetti, il coautore della ricerca, dichiara: << Questi dati potrebbero aiutare gli scienziati a scoprire nuovi fattori di rischio, ma il rischio legato al mese di nascita è relativamente minore se comparato a variabili più incisive come la dieta, l’attività fisica e l’ambiente in cui si vive >>.
Fattori genetici, ambientali, alimentari, geografici e molti altri ancora, devono necessariamente essere considerati all’interno del melting pot dell’insorgenza delle malattie.
Sarebbe necessario effettuare studi su larghissima scala e su diversi livelli e chiavi di lettura, per poter ottenere dei risultati esaustivi sotto qualsiasi profilo esistente. Purtroppo, però, una ricerca di un così ampio spettro risulta, al giorno d’oggi, quasi un’impresa “fantascientifica”! Perciò, non ci resta che accontentarci degli incredibili risultati ottenuti da ricerche come questa!
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