denaro(di Patrizia Bonaca) – La maggior parte delle persone è fortemente in debito perchè il suo desiderio di avere le cose supera ampiamente il suo desiderio di fare le cose  (George Zalucki).
Mai come adesso il denaro è stato al centro dei nostri pensieri e con lui tutte le possibili vicende economiche…Niente come il denaro viene condannato, osannato, bramato.

E’ un pensiero costante con il quale conviviamo a nostra insaputa, come un potere esterno dal quale dipendono molte delle nostre scelte.
Partiamo allora da questo assunto: il denaro ha un valore intrinseco e un‘energia propria, a prescindere dal valore espresso dal potere di acquisto….una sorta di autonomia comportamentale!
Quante volte abbiamo detto:…se solo avessi i soldi lo farei!….il mio è solo un problema economico perchè altrimenti avrei già deciso! Quello che mi frena sono i soldi!
Anche con tanti soldi ci si può sentire insoddisfatti e insicuri…perchè?
Intanto una persona che non ha una buona relazione con il denaro, che non ha la padronanza di gestirlo può essere costantemente impaurita di perderlo, di rimanerne senza e per questo limitare tutte le varie possibilità di spesa. Vive nella paura anziche nella realizzazione.
Inoltre, delle volte per avere molto denaro siamo stati costretti ad allontanarci da quella che è la nostra espressione creativa più intima, abbiamo dovuto accettare compromessi troppo grandi e costosi in termini di coerenza con noi stessi, abbiamo dovuto abdicare verso progetti costruiti da altri. Si pensi alle donazioni o alle attività ereditate che non corrispondono agli intendimenti più autentici dei beneficiari. Spesso per non tradire il clan abbiamo tradito noi stessi, sotto la spinta di preziose promesse dietro le quali si nascondeva una ghigliottina pronta a tagliare ogni aspirazione personale connessa al proprio potenziale.
In questi casi non c’è valore che tenga, significa rischiare di spengere quella fiamma che alberga dentro ognuno di noi e che rende ogni vita un’opera unica e originale.
In sintesi, avere molto denaro non significa non avere problemi come averne poco non significa avere problemi! Quello che fa la differenza è il nostro modo di relazionarci rispetto al denaro.
Questa pillola, ci fornisce l’opportunità di osservare da vicino la nostra relazione con il denaro.
Immaginiamo per un momento di trattare il denaro come una persona in carne d’ossa ponendoci queste domande:
•    Lo rispetto?
•    Gli voglio bene, lo amo?
•    E’ il corrispettivo adeguato per il mio lavoro?
•    Ho paura di perderlo?
•    Ho paura che mi tradisca?
•    Dimostro di apprezzare la sua compagnia?
•    Sento di meritarlo?
•    Sono in grado di gestirlo?

Oserei dire che il denaro ci risponde a seconda di come lo trattiamo…. molti non hanno mai soldi per fare alcunchè o viceversa  altri lo sperperano non dandogli in giusto valore….. tu, come ti poni rispetto al denaro?
Un modo sano di approcciare al denaro potrebbe essere quello di intenderlo come una  conseguenza di un qualcosa che mettiamo a servizio di altri, una  naturale conseguenza della propria creatività realizzata e materializzata, una conseguenza del proprio lavoro.
A questo punto, il denaro è richiamato dal nostro comportamento,  come una persona che ci si avvicina perchè sente che sarà rispettata, accettata, valorizzata, compresa e coccolata. Il nostro fine travalica il principio utilitaristico verso un fine sentito e connesso con qualcosa di etico e di più grande. In questo modo il denaro sarà inciso del nostro scopo della vita e carico della nostra energia personale e sarà felice di essere in nostra compagnia.
Come se avessimo due libretti di risparmio uno spirituale e uno materiale: lavorare sul primo per incrementare il secondo! Che ne pensate?

Patrizia Bonaca

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