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130904025408-dnt-ks-selling-pregnancy-tests-00005517-story-top(di Jessica Sabatelli) Ai giorni nostri, diagnosticare una gravidanza è davvero semplice: basta andare in farmacia, comprare un “Test”, che adesso ti dicono anche da quante settimane potresti essere in attesa, e aspettare qualche secondo l’”arcano responso”.

E’ importante fare presente che la gravidanza, si diagnostica in base alla presenza di ormoni chiamati beta-HCG, rilevabili nel sangue e nelle urine, che sono evidenziabili a partire dalla seconda settimana dal concepimento.

I metodi che usiamo oggi, analizzano proprio questi fluidi per determinare con certezza, più o meno esatta, la presenza di una gravidanza. Sappiamo che, senza dubbio, un esame del sangue ha un’attendibilità assoluta (salvo imprevisti), rispetto ad un comune Test commerciale, anche se le percentuali di errore si stanno riducendo sempre più.

Tutte queste tecniche di diagnostica sono delle invenzioni “moderne”, che scopriremo i nostri antenati avrebbero sicuramente preferito ai loro metodi.

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Vuoi sapere se sei incinta? Rivolgiti a un… Profeta!?

Nel XVI secolo (1500), in Europa, l’urina delle donne che sospettavano una gravidanza veniva analizzata non da un Dottore, ma da un “Profeta”. Questi “esperti”,  scrutavano in profondità i toni, i colori e gli odori della pipì, alcuni la mescolavano anche al vino, sostenendo di poter determinare, attraverso questo metodo, la presenza o meno di uno stato interessante. Sembrerà assurdo, ma in tutto questo c’è del vero: l’Alcol, per esempio, reagisce con gli ormoni della gravidanza, per cui la consistenza della pipì cambierebbe. Questa tecnica risale all’antica Babilonia, ed è stata poi introdotta nella medicina bizantina, in quella dell’Antico Impero Romano d’Oriente, fino a perdurare nel 1500.

fdssdfE nell’Antico Egitto? 

Sotto il regno del Faraone Akhenaton, sposato con la famosa Regina Nefertitil’urina delle donne veniva cosparsa sui semi di grano e di orzo.

Se germogliava il grano, erano incinte di una femmina, se invece era l’orzo, erano in attesa di un maschio.

Sorprendentemente, anche questa tecnica è attendibile, perlomeno nell’intercettare una gravidanza: gli ormoni prodotti durante la gravidanza, incoraggerebbero i semi a germogliare.

fdgddfAhimè, c’entrano anche le Cipolle…  Il “padre” della medicina moderna, Ippocrateera solito inserire una “cipolla” all’interno della vagina della paziente, per verificare un’eventuale gravidanza. Se il respiro della donna puzzava di cipolle il mattino dopo, lei non era incinta: questo pensiero, si basava sull’idea che il grembo di una donna sarebbe stato “vuoto” senza un bambino, agendo quindi come un “passaggio” libero dalla vagina alla bocca. Se ci fosse stato un bebè all’interno, allora l’alito non avrebbe avuto l’odore della cipolla.

Nonostante siamo più vicini ai giorni nostri, questo metodo è assolutamente senza senso e quelli delle epoche precedenti risultano essere, senza dubbio, realmente attendibili.

fsafafSperimentazione sugli animali. 

Negli anni 20 del 900, i primi Test di gravidanza prevedevano di iniettare l’urina di una donna nel corpo di un topo.

Nel primo caso, se il roditore avesse mostrato una forte eccitazione sessuale, la donna in questione sarebbe risultata incinta.

Incredibilmente, il Test risultò essere accurato del 98%, ma non sapeva distinguere fra l’ormone della gravidanza e una forma di tumore (Corionepitelioma).

Un metodo davvero crudele e, fortunatamente, non più applicato.

Poi, siamo arrivati ai giorni nostri: adesso, possiamo tutti acquistare un Test di gravidanza in farmacia, scegliere addirittura fra diverse categorie, marche, costi e, soprattutto, non dobbiamo più torturare animali o infilarci una cipolla in vagina!

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