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L’associazione FederMedialex che raccoglie diversi Organismi, Enti e Mediatori, ha scritto e diffuso una lettera aperta indirizzata al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in vista della prossima sentenza della Corte Costituzionale per sostenere la mediazione e sollecitare un’azione più ampia e decisa rivolta a diffondere nella società italiana la conoscenza e la cultura della mediazione civile e commerciale. Pubblichiamo di seguito il test0 integrale della lettera:

Sig. Presidente,

ci rivolgiamo a Lei quale massimo garante dei valori fondamentali, tutelati dalla Carta Costituzionale della Repubblica Italiana.

La nostra è un’Associazione di categoria senza scopo di lucro, apolitica, apartitica, composta da Organismi, Enti e Mediatori Professionisti, con la finalità di sostenere la cultura della Mediazione e l’accrescimento professionale dei suoi operatori.

Siamo assolutamente certi che l’introduzione di tale Istituto nel nostro ordinamento giuridico, costituisca una conquista di civiltà e di progresso della società italiana, sia sul piano della realizzazione di una giustizia giusta, più efficiente ed accessibile, sia sul piano della pacificazione sociale, in quanto capace di stimolare gli individui alla risoluzione bonaria dei conflitti ed alla riscoperta del valore della solidarietà (Cfr. Sentenza Corte Costituzionale n. 276 del 2000).

Al di là della perfettibilità tecnica della legge che l’ha introdotto, dei dubbi di costituzionalità che ancora oggi lo opprimono, della rigida opposizione, spesso pregiudiziale, di cui è stato oggetto soprattutto da parte di alcune categorie, l’istituto della Mediazione ha suscitato enorme interesse nelle decine di migliaia di persone che vi hanno investito, creando Organismi ed Enti di Formazione, diventando e formandosi al ruolo di Mediatore e intravedendovi un valido strumento, da utilizzare immediatamente per la risoluzione alternativa delle controversie.

Non crediamo sia consentito al nostro Paese fare passi indietro nell’implementazione effettiva di questo Istituto, che costituisce già patrimonio di molti Stati Europei, con i quali abbiamo il dovere di stare al passo, anche in virtù dei vincoli e principi derivanti dalle Direttive comunitarie (una per tutte la Direttiva 52/2008) ed in particolare sia dalla Risoluzione del Parlamento Europeo del 13 settembre 2011 (sull’attuazione dellaDirettiva sulla Mediazione negli Stati membri), sia la Raccomandazione del 4 aprile 2001, n. 310/CE che alla lettera C comma 3 prevede che la procedura di A.D.R. sia gratuita, o qualora, vi siano costi, essi devono modici e proporzionati all’importo oggetto della controversia.

Si noti che la Risoluzione citata è intervenuta quando erano già pendenti presso la nostra Corte Costituzionale (che dovrà decidere il prossimo 23 ottobre) varie eccezioni di illegittimità costituzionale.

Temiamo, però, che, se non adeguatamente sostenuto, l’Istituto della Mediazione possa rischiare di naufragare dinanzi alla difficoltà di penetrare davvero nel tessuto sociale ed entrare nella cultura, nelle conoscenze, nelle abitudini del cittadino comune.

E’un fatto, purtroppo, che, a distanza di tempo dalla sua introduzione questi ne sappia ancora troppo poco. Ci si sarebbe aspettati che, consideratane la portata innovativa e, potremmo dire, quasi salvifica rispetto allo stato critico della nostra Giustizia, si sviluppasse intorno alla mediazione un dibattito che andasse al di là degli addetti ai lavori ed entrasse nelle case degli italiani, nei dibattiti televisivi, nella quotidianità della vita sociale.

Purtroppo, ciò non è accaduto e per la reale affermazione della Mediazione rischia di essere l’ostacolo più grande.

Di qui, il proposito di rivolgerci a Lei, al quale rispettosamente, ma anche calorosamente, chiediamo di attivarsi presso gli Organi Istituzionali, affinché ne promuovano la massima divulgazione, attraverso adeguate campagne informative.

Nel tempo di crisi, economica e non solo, che attraversiamo, coltivare idee nuove può contribuire ad aprire la mente e stimolare ripartenze: siamo certi che la mediazione possa essere annoverata a buon diritto tra queste “idee nuove” e che ciò non sia sfuggito alla lungimiranza alla quale Lei, signor Presidente, ci ha abituati in questi anni.

Voglia gradire l’espressione della nostra più alta considerazione e fiducia ed il sentito ringraziamento per quanto vorrà fare.

Roma

Il Presidente Associazione FederMedialex

Paolo Fuoco

PER ADERIRE ALLA LETTERA VISITARE IL SITO  http://www.federmedialex.com/

LINK DIRETTO ALLA LETTERA QUI >>

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