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Dopo “I colori dell’estate” e “I colori dell’autunno”, ecco “I colori dell’inverno”: la terza playlist patrocinata da Rock Targato Italia che cerca di scattare una fotografia dell’energia positiva che continua a muoversi nel sottobosco della musica italiana.

Rispetto alle due precedenti playlist, “I colori dell’inverno” prova a rendere il quadro ancora più completo e dettagliato affiancando a un manipolo di promettentissimi artisti emergenti alcuni nomi storici della scena indipendente italiana che proprio in questi mesi hanno pubblicato degli album.

Rock, canzone d’autore, new-wave, punk, elettronica, pop e indie. C’è tanta musica da scoprire in giro. Basta aprire le finestre nonostante il freddo e lasciarla entrare.

“I Colori dell’inverno” è una compilation realizzata da:Divinazione Milano e Roberto Bonfanti (scrittore/artista) ed ecco la tracklist disponibile su Spotify:  https://goo.gl/cTMsYm

Caso – Ogni volta l’inverno: Un artista che, col suo stile da cantautore punk, ha sempre fatto della purezza la propria bandiera dipingendo la vita di provincia con una sincerità che non lascia scampo.

Galoni – Trattato monetario: Fra folk e canzone d’autore, un musicista che ha la dote rara di saper filtrare la realtà attraverso uno sguardo poetico e mai banale.

Giulio Casale – Sono corpo: Una delle voci più coerenti, profonde e viscerali degli ultimi trent’anni di rock italiano. Un artista capace di far sanguinare le parole.

Qualunque – Panico: Un cantautore dall’attitudine punk, lo spirito “do it yourself” dal gusto anni zero e un desiderio enorme di raccontare il proprio mondo nel modo più diretto possibile.

Ground Control – Utube killed the video star: Una vera macchina da guerra sonora. Un brano rock moderno, claustrofobico e rabbioso che travolge l’ascoltatore come un treno in corsa.

Giorgio Canali – Undici: Un monumento vivente del rock italiano. Un artista necessario. Un meraviglioso sessantenne che continua a dare a tutti quanti lezioni di urgenza comunicativa.

Francesco Sbraccia – Etimologia: Raffinatezza e desiderio di scavare in profondità nelle cose. Un artista da gustare come una pausa di silenzio in mezzo al caos del mondo.

Caravita – Fino in fondo: Un cantautore vero. Di quelli capaci di scrivere canzoni apparentemente semplici in cui si intrecciano attente riflessioni intime e belle melodie.

La rappresentante di lista – Guarda come sono diventata: Un progetto affascinante e irrequieto in cui la canzone d’autore dalle tinte più fosche incontra delle personalissime venature pop deviate.

Roberto Casanovi – L’anima della festa: Psichedelia folk, melodie delicate e sonorità minimali accompagnano un artista capace di rivestire la malinconia con una patina di piacevole leggerezza.

Amandla – Febbre: Intrecci rock, sapore new-wave, melodie pop e ritornelli che non lasciano scampo. Un progetto interessante capace di mettere d’accordo palati diversi fra loro.

Mercalli – Ciclisti: Ritmiche lineari, melodie immediate, sonorità indie-pop attuali e una scrittura narrativa sinceramente d’autore. Vogliamo chiamarlo indie-pop d’autore?

Diaframma – Leggerezza: Federico Fiumani è una certezza. Un pilastro degli ultimi quarant’anni di rock italiano che continua a portare avanti un percorso poetico e coerente come pochissimi altri.

Magar – Le mie orge: Una rock band autentica e moderna. Un progetto capace di impastare chitarre affilate, elettronica tagliente, approccio sfrontato e melodia.

Simona Norato – Orde di brave figlie: Un’artista particolarissima e non facile da gestire che ama destrutturare la forma canzone per portarla in territori imprevedibili.

Tum – ChristmasTime Sadness: L’ex leader dei Pocket Chestnut ritorna con un progetto in cui sviscera tutto il suo amore per l’indie-rock made in USA e il folk alternativo.

 

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