di Stefano Bassi – Italo Calvino definiva un classico come “un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire“. In effetti, i classici sono testi senza tempo, o addirittura anticipatori del tempo futuro in ogni istante in cui vengono letti e a prescindere dall’epoca in cui vennero scritti.
Insomma, si sta parlando di capolavori che non perdono mai forza nei contenuti proposti, fascino e illuminazione nelle idee ed emozioni che suscitano. Per questo le generazioni passate e future non possono e non potranno fare a meno dei classici, veri manuali di vita, di valori e di conoscenza. Basterebbe che tutti studiassimo qualche classico per imparare a essere migliori e a convivere in modo attivo e giusto nella società.
Il mercato editoriale dei classici è, di conseguenza, una produzione senza fine con migliaia di proposte, riproposte, nuove edizioni arricchite, reinterpretate e calate nei grandi temi della contemporaneità. Il classico è infatti un testo dinamico, sempre innovativo.
L’ultima sfornata di libri senza tempo e freschi di stampa è quella della nuova collana “Classici” della letteratura e della filosofia proposta da Primiceri Editore. Un prodotto nuovo e da collezione vista anche l’originalità della linea grafica con tutte le copertine appositamente realizzate da un professionista dell’illustrazione, Ivan Zoni, già fumettista della celebre serie Nathan Never, illustratore di libri per l’infanzia e per numerosi progetti editoriali.
I primi dieci volumi spaziano dalla letteratura al teatro, dalla filosofia alla scienza. Troviamo alcune perle come “L’avvocato veneziano” di Carlo Goldoni e gli “Aforismi” di Leonardo Da Vinci. Poi i “Sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello e “La coscienza di Zeno” di Italo Svevo. La collana dei classici della filosofia, curata da Salvatore Primiceri, autore di tutti i saggi critici e le introduzioni ai testi, propone come prime uscite i grandi temi etici, “Sulla felicità” di Epicuro, il “Manuale” di Epitteto, l'”Elogio della Follia” di Erasmo da Rotterdam, “Dei delitti e delle pene” di Cesare Beccaria, il “Discorso sull’origine della diseguaglianza tra gli uomini” di Rousseau e il “Discorso sul Metodo” di Cartesio, questi ultimi due nuovamente tradotti dal francese da Silvia Grossi.
Il progetto editoriale prevede nuove uscite cadenzate mensilmente a partire da settembre. “L’obiettivo – spiegano dalla direzione editoriale della casa editrice padovana – è quello di tenere viva l’attenzione e la discussione sui grandi temi della nostra società, ripartendo da chi li ha saputi affrontare con lungimiranza prima di noi“.
Insomma, se la “diritta via” appare smarrita, il classico è un punto di ripristino la cui lettura può giovare a orientarsi meglio tra i grandi dilemmi della nostra confusa società civile.
Stefano Bassi
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