76 Views

“Quando parliamo di Imu dobbiamo distinguere tra il totale dei trasferimenti ai Comuni, dall’architettura complessiva dell’imposta. Sul primo punto è difficile pensare a consistenti variazioni in questa fase di ristrettezze, mentre sul secondo punto siamo disponibili a ridiscutere con i Comuni per garantire loro la necessaria autonomia finanziaria ed organizzativa”. Questo in sostanza il ragionamento svolto dal ministro dell’economia e delle Finanze, Vittorio Grilli, davanti alla platea dei sindaci che attendevano risposte chiare sull’impegno del governo di restituire l’Imu ai Comuni dal 2013.

“L’Imu in questo momento è una imposta ibrida, un pezzo va allo Stato ed un pezzo ai Comuni. Il nostro obiettivo – ha confermato Grilli – è quello di arrivare ad una imposta Comuni su Comuni, al cui comparto nel complesso deve andare tutto il gettito, ad eccezione della fetta da assegnare alla compartecipazione”.
Da Grilli arrivano invece importanti aperture sul patto di stabilità. “Su questo aspetto credo che si possa fare meglio”, ammette il ministro che indica tre possibili linee di miglioramento. Innanzitutto l’idea di “un patto intelligente, che abbia obiettivi coerenti con quanto previsto a livello europeo: “è inutile pensare a mettere ulteriori vincoli”, sottolinea. Ancora la possibilità di tenere distinte le spese correnti da quelle di investimento: “Sappiamo che è in corso un dibattito a livello europeo e che questa decisione non la possiamo prendere in autonomia. Ma ci muoveremo perché anche da noi venga introdotta la golden rule”. Infine il terreno della virtuosità: “bisogna distinguere tra chi opera bene e chi non lo fa, prevedendo adeguate sanzioni per chi no rispetta i vincoli”, sottolinea Grilli.

Comments

comments