Una scuola senza pagelle né voti. Non è un’utopia ma in futuro, gli alunni francesi potrebbero non ricevere più voti, ma essere inseriti in una scala di valutazione che prevede da quattro a sei “livelli di conoscenza”. È quanto presentato dal Consiglio superiore dei programmi scolastici alla ministra dell’Educazione Najat Vallaud-Belkacem. L’obiettivo è quello di sostituire il sistema di votazione numerica con un sistema più positivo e non più basato sul “voto-sanzione”, accusato dai fautori dell’iniziativa di essere un mezzo di selezione e gerarchizzazione sociale degli studenti.E se, dal canto loro, gli insegnanti sono divisi, gli avversari politici non hanno tardato ad esprimere critiche nei confronti di Vallaud-Belkacem a cui si contesta una pratica puramente demagogica come nel caso della proposta di abolire la bocciatura a meno che non ci sia il consenso dei genitori. Una scuola del Gers, nel sud-ovest del paese, sta sperimentando da cinque anni un nuovo sistema di valutazione di che si serve di bollini rossi o verdi al posto dei numeri. Fortemente voluto dal Governo questo tipo di giudizio è stato a più riprese contestato dai genitori che lo ritengono “impreciso” e “poco comprensibile”.Per Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti” un alternativa alla scuola del Profitto La scuola è sempre più simile a un’azienda, una fabbrica di alunni le cui performance sono valutate come si farebbe con dei prodotti commerciali. Invece, l’educazione è una cosa diversa, parte dalla relazione e non si misura con dei parametri numerici.
Francia, addio pagella con i voti scolastici. La proposta è di introdurre un sistema basato su una scala di livelli
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