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Un invito alla responsabilità nei confronti del nostro Paese. E’quello che lancia la Flai Cgil Taranto alla politica e alle istituzioni, votando un ordine del giorno, nell’ultimo comitato direttivo, con il quale richiama la triste nonché incivile vicenda della nave Sos Mediterranee Aquarius.  L’Italia ha violato tutte le leggi umanitarie possibili, dal codice della navigazione alla convenzione europea dei diritti dell’uomo, dichiara Lucia La Penna, Segretario Generale Flai Cgil Taranto. Siamo d’accordo che l’Italia deve legittimamente chiedere e pretendere una rinegoziazione dei trattati sui temi dell’accoglienza, è giusto pretendere una norma dura verso gli Stati europei che non collaborano, ma tutto questo seguendo regole, leggi, trattati e il tutto nei luoghi istituzionali, non certo mettendo in difficoltà il nostro Paese e sicuramente non attraverso provvedimenti che ricadono sulla vita di inermi e innocenti. Stiamo parlando di uomini e donne in fuga da guerre, torture e fame e a bordo di quella nave in cerca di approdo nel mediterraneo, c’erano 123 minori non accompagnati. Bisogna perseguire una reale e nuova politica di integrazione pacifica che non passa solo dai centri di accoglienza ormai saturi e nei quali gli ospiti migranti vengono “parcheggiati” per mesi. È solo attraverso una riforma “solidale” e ispirata alle norme costituzionali che possiamo evitare una deriva razzista e della intolleranza, con ulteriori rischi di favorire tra l’altro il popolare della microcriminalità. Restiamo convinti che la Carta dei diritti universali del lavoro presentata e sostenuta dalla Cgil possa rappresentare uno strumento anche per portare ad equilibrio queste tematiche. Lavoro, istruzione, salute, abitazioni di edilizia popolare, per citarne alcuni, sono tutti diritti da garantire a tutti a partire dai più deboli. Operare in questa direzione può significare far diventare quello che può sembrare un problema, una grande opportunità di civiltà, di pace, di sviluppo economico. Purtroppo l’altra faccia della medaglia di questa irrefrenabile deriva razzista, è racchiusa nell’attacco ai diritti umani, del lavoro, della libertà di associarsi nel sindacato, diritti palesemente violati da chi sfrutta la manodopera in agricoltura Italia e straniera e il cui apice si è registrato con l’uccisione del delegato usb Sacko Soumaila. Un fatto orribile che ci richiama a mobilitare tutti i presidi democratici. La Flai Cgil Taranto esprime solidarietà e vicinanza alla famiglia e a tutte le compagne e i compagni impegnati nelle campagne della Calabria. Lavoreremo, conclude Lucia La Penna, Segretario Generale Flai Cgil Taranto, affinché i principi democratici, i diritti, la tolleranza e l’accoglienza rimangano baluardo delle nostre vite in un futuro di pace, progresso e Lavoro.

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