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“Penso che oggi, con l’approvazione del DDL sui figli naturali, sia stato compiuto in Senato un passo importate che finalmente garantirà gli stessi diritti ai figli nati dentro e fuori il matrimonio”. Così la presidente dei senatori del Pd, Anna Finohiaro. E poi continua: “Si pone fine ad una insopportabile ed ingiusta discriminazione. E’ stato compiuto un atto di civiltà e modernità: i figli devono essere uguali di fronte alla legge e di fronte a tutte le normative che riguardano la tutela, la crescita e la formazione dei minori”.
“Ora – conclude Finocchiaro – è necessario che questo provvedimento diventi legge entro la fine della legislatura perché così riusciremo a colmare importanti lacune legislative di cui l’Italia soffriva”.

“In commissione Giustizia si è raggiunto un importante accordo su un testo che renderà finalmente egualmente garantiti i diritti dei figli nati dentro e fuori dal matrimonio” Lo afferma la sen. silvia Della monica, capogruppo Pd in commissione Giustizia.
“Il testo stabilisce – spiega – che verrà istituito a breve il Tribunale per la famiglia con il quale un giudice specializzato si occuperà di tutte le relazioni familiari e, quindi, anche delle problematiche rispetto alla parificazione dei figli nati nel matrimonio e fuori dal matrimonio”.
“Per questo – aggiunge – il trasferimento di competenze nei procedimenti relativi per l’affidamento e il mantenimento dei figli naturali sarà semplicemente temporaneo in attesa dell’insediamento del tribunale della famiglia. Per altro, sono state previste garanzie nell’interesse dei figli per assicurare i loro diritti agli alimenti e al mantenimento con la possibilità per il giudice di imporre garanzie reali sui beni, di disporre anche il sequestro degli stessi e di imporre a terzi, come i datori di lavoro, di provvedere direttamente al pagamento nei confronti degli interessati”.
“Inoltre – conclude Della Monica – i provvedimenti in materia costituiscono titolo per accedere a ipoteca giudiziale. Si tratta di un evento storico che modifica positivamente il diritto di famiglia italiano”.

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