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“Le parole pronunciate oggi da Papa Francesco sono dal punto di vista dello stile molto importanti, dopo tanti insulti ricevuti dalla gerarchia cattolica, da molte strutture ecclesiali, riconosce che ‘se uno e’ gay e cerca il Signore, chi sono io per giudicarlo? Non si devono discriminare o emarginare queste persone, lo dice anche il Catechismo”.
Lo afferma Aurelio Mancuso presidente di Equality Italia. “Papa Francesco – prosegue la nota – rimanda appunto alla morale cattolica in vigore, che nulla concede alla condizione omosessuale quando e’ felice e praticata. Insomma niente di nuovo sotto l’ombra del Cupolone, se non un cambiamento di stile, che in questo caso non e’ per ora sostanza”, conclude Mancuso.
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