492 Views

Un documentario, un racconto, più canzoni, più emozioni … difficile da definire Enzo Jannacci; figuriamoci quindi cristallizzarne l’essenza in un film … Eppure “Enzo Jannacci: vengo anch’io” riesce a fornire un ritratto inedito ed interessante dell’artista e dell’uomo.

L’8 di Settembre è stato presentato in anteprima Fuori Concorso alla mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e sarà nelle sale italiane al cinema dall’11 al 13 Settembre.

Alla regia troviamo Giorgio Verdelli (“Paolo Conte: via con me” “Ezio Bosso: le cose che restano” presentati entrambi sempre a Venezia rispettivamente nel 2020 e 2021) che riesce sapientemente a creare un documentario di “suggestioni” dove vengono ripercorsi momenti e brani dalla carriera di Enzo Jannacci.

Alla direzione artistica troviamo il figlio di Jannacci, Paolo che riesce a dare un contributo artistico per quanto riguarda il musicista ma soprattutto un contributo emotivo e affettuoso di un figlio verso il padre. Paolo Jannacci scova anche un brano inedito degli anni ’60, inciso da Enzo quasi per gioco e che riusciamo finalmente ad ascoltare.

Ritroviamo molti artisti che hanno voluto dire qualcosa o raccontare qualche aneddoto come: Diego Abbatantuono, Cochi Ponzoni, Paolo Rossi (che assieme a Paolo Jannacci e Giorgio Verdelli era presente alla premiére del film a Venezia), Claudio Bisio, Guido Harari, Paolo Dal Bon e molti altri…

Non manca la voce di Enzo, che si “racconta” attraverso un’intervista inedita realizzata nel 2005 dove ad intervistarlo vi è lo stesso Verdelli.

Un documentario quindi realizzato soprattutto con il cuore, assolutamente da vedere per apprezzare e ricordare il genio musicale ed artistico di Enzo Jannacci.

VOTO: 10 (e lode)

 

Messua Mazzetto

 

LINK ALL’INTERVISTA https://youtu.be/S3DG6vgIWjs

Comments

comments