Dopo il grande successo del tour estivo in tutta Italia e dell’annuncio della speciale data di Capodanno, Enrico Brignano annuncia il tour invernale di “MA… DIAMOCI DEL TU!” , prodotto e organizzato da Vivo Concerti e in partenza giovedì 8 dicembre.
Il tour partirà da Foligno (giovedì 8 dicembre 2022 – Palapaternesi) e continuerà con Ancona (martedì 13 dicembre 2022 – Pala Prometeo), Avellino (sabato 17 dicembre – Teatro Gesualdo), Bologna (giovedì 22 dicembre 2022 – Europauditorium), la già annunciata data di Roma (sabato 31 dicembre 2022 – Palazzo dello sport), Varese (mercoledì 4 gennaio 2023 – Teatro Openjob Metis), Bari (venerdì 13 gennaio 2023 – Teatro Team), Pescara (domenica 15 gennaio 2023 – Pala Giovanni Paolo II), Firenze (martedì 17 gennaio 2023 – Teatro Verdi), Milano (sabato 21 gennaio 2023 e domenica 22 gennaio 2023 – Teatro Arcimboldi), Padova (giovedì 26 gennaio 2023 – Gran Teatro Geox), Torino (domenica 29 gennaio 2023 – Teatro Colosseo), Conegliano (giovedì 16 febbraio 2023 – Zoppas Arena), Udine (mercoledì 22 febbraio 2023 – Teatro Nuovo Giovanni da Udine), Brescia (sabato 25 febbraio 2023 – Gran Teatro Morato) per concludere con Montecatini (giovedì 2 marzo 2023 – Teatro Verdi).
Enrico Brignano racconta così “MA…DIAMOCI DEL TU”: «Darsi del tu oggi è ormai la prassi, mentre il “lei” sembra qualcosa di arcaico e formale. Per dire, quando ti chiamano dal call center per discutere che so, la tariffa telefonica, oppure per proporti di investire l’eredità di pora nonna in criptovalute , usano il lei, probabilmente per renderti più difficile il mandarli a quel paese. Il “Lei” è burocratico, lo si usa con le forze dell’ordine o al comune, ma del resto il “tu” che lo sta sostituendo è vuoto, non porta con sé quella confidenza vera, quella familiarità che intendo io. Ultimamente poi, dopo la pandemia che ha acuito le distanze, il tu è diventato ancora più un fatto di forma, ma non di sostanza. E siccome io sono un uomo di sostanza – si dovrebbe capire già solo guardandomi – vorrei recuperare quel TU che ci siamo persi per strada. E ci aggiungo pure quel MA che resetta tutto, che azzera le distanze, che siano sociali, economiche o d’età. L’età… ultimamente ho notato che per colpa della mia età sempre più persone tendono a darmi del lei, un lei che è doloroso come una fitta della sciatica, che è più fastidioso e irritante di quando mi scopro a tirarmi su dal divano esclamando: “hoplà”. Mi sa che all’espressione “giovane comico romano” devo cominciare a togliere il “giovane”. Non che rinneghi la mia età, quella ci sta e bisogna tenersela; anzi, mi rende più autorevole. Sembra quasi che le cose che dico siano attendibili! Però, quando parlo alla gente, io voglio darle del tu, mi voglio prendere una certa confidenza per raccontare in modo intimo le insidie del mondo, dalla tecnologia, utile ma infida, alle varie crisi economiche, ecologiche e sanitarie. Avrei pure un paio di notazioni da fare sull’amore e sul sesso, sui rapporti personali e sociali, su certe stranezze di questi tempi… ebbene sì, c’ho tanto da parla’. E qualche volta anche da lamentarmi. “Ma lei Brignano non sa che lamentarsi è tipico delle persone anziane?”; “Certo che lo so. Ma lei, coso… mi dia del tu!».
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