Può essere un sequel migliore del suo predecessore? Certo che sì!
Denis Villeneuve lo sta dimostrando in modo eccellente con Dune – parte 2, dove nel secondo capitolo di questa saga è riuscito a “catturare” ancora di più adepti del precedente lavoro cinematografico. Un kolossal senza ogni dubbio, anche per la sua durata, nonostante l’epicità e la precisione del prodotto il film dura oltre le due ore e mezza.
La scelta del cast è stata a dir poco fenomenale, riusciamo a trovare star in ascesa (Timothée Chalament nel ruolo di protagonista sempre più messianico, Austin Butler che riesce ad incarnare alla perfezione il ruolo di villain, Zendaya che colpisce e conquista), attori confermati (Javier Bardem, Josh Brolin, ecc…) e vecchie glorie (come gli iconici Christopher Walken e Charlotte Rampling).
Interpretazioni precise come bisturi che si incastrano alla perfezione nel mondo onirico e fantascientifico di Dune, dove la mistica e la credenza popolare vengono spolverate con un tocco di esoterismo.
Le musiche ricalcano quelle del primo film, forse unico anello più fragile dell’intero progetto, dove manca quella novità però allo stesso tempo con il tema principale che si viene a cementificare maggiormente nella memoria dello spettatore. Le scenografie sono strabilianti e i costumi riescono a rappresentare al meglio l’idea primigenia dell’opera.
Alcune scene hanno un vero e proprio gusto “fotografico” e “coreografico”, mi riferisco soprattutto ad alcune sequenze all’interno del deserto, dove la sabbia diventa elemento scenico fondamentale e crea un eccellente riflesso per ombre e colori del film. Ritroviamo la spezia e l’acqua (normale e “santa”) che sono elementi portanti per ampliare l’orizzonte dei personaggi.
È comunque un film di transizione, un capitolo intermedio che ci traghetta da una situazione aperta e ci lascia con un pieno svolgimento (non vi svelo troppo per non farvi spoiler). L’attesa era molta e ne ha valso la pena, ora rimane il grande interrogativo, quello verso il terzo (e forse finale?) capitolo di questa saga cinematografica.
Messua Mazzetto
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