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pagliariDramma sportivo a Reggio Calabria lo scorso sabato sera: il Lecce in visita ai reggini è sconfitto 1-2 e comunica l’esonero di mister Pagliari.

Ma andiamo con ordine… Sabato alle 19.30 il Lecce era sceso a Reggio forte della vittoria casalinga contro il Matera ottenuta turno precedente e in visita ad una squadra disperatamente in lotta per non retrocedere ed ultima in classifica.

Ecco il tabellino della gara:

REGGINA (4-3-3): Belardi; Di Lorenzo, Cirillo, Aronica, Ungaro; Armellino, Mazzone (71′ Zibert), Maimone; Gallozzi (73′ Karagounis), Balistreri (61′ Viola), Masini. A disposizione: Kovacsik, Condemi, Louzada, Gjuci. Allenatore: Alberti Mazzaferro.
LECCE (4-3-3): Caglioni, Diniz, Vinetot, Abruzzese, Di Chiara; Gomes (56′ Sacillotto), Papini, Salvi; Lepore, Moscardelli, Herrera (67′ Della Rocca). A disposizione: Scuffia, Beduschi, Lopez, Bogliacino, Carrozza. Allenatore: Pagliari.

La partita si era messa subito bene per gli ospiti con Lepore ed Herrera incontenibili sulle fasce ed il solito gol di Moscardelli che arriva al 2° minuto. Ma i padroni di casa prendono coraggio e mettono sotto pressione i lupi che nella prima frazione hanno solo due occasioni per raddoppiare (Herrera al 17° spara alto e Moscardelli al 43° è anticipato all’ultimo da Cirillo) ma è Caglioni ad avere più da fare con Gaglioni ed Aronica pericolosi.

I primi 15 minuti della ripresa segnano il dominio totale degli amaranto con un Lecce che faticava parecchio a darsi un gioco decente e al 64° Masini lasciato solo dalla difesa ospite realizza il meritato 1-1. Il Lecce sembra non averne più e anche Herrera e Lepore non sono più efficaci sulle fasce, ma nonostante questo gli ospiti hanno ancora due occasioni nitide (Lepore al 70° vicino al gol su punizione, al 78° Moscardelli non riesce a deviare un cross di Della Rocca) ma è la Reggina a chiudere i conti all’85° con Aimone, per il definitivo 2-1.

Prima ma fatale sconfitta della gestione Pagliari: infatti, dopo la gara di Reggio, la società pugliese ha deciso di esonerare il tecnico toscano (il secondo della stagione dopo Lerda) e di puntare su Alberto Bollini, ex allenatore della Primavera della Lazio con cui ha vinto 2 scudetti. Quello che fa riflettere però è che Bollini è il settimo cambio di panchina in circa due anni e mezzo di gestione societaria da parte dei Tesoro, che hanno cambiato allenatori in questo periodo al ritmo di Zamparini, ma così facendo ben difficilmente il Lecce riuscirà a raggiungere quantomeno la serie cadetta.

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