IMMAGINE COPERTINA(di Jessica Sabatelli) Oggi racconteremo una storia straordinaria che vede come protagonista Amanda Scarpinati, una donna statunitense di 38 anni che ha cercato per tutta la sua esistenza una persona che le ha salvato la vita.

Tutto è cominciato quando la piccola Amanda, appena in fasce, è stata portata all’Albany Medical Center (USA) per gravi ustioni da vapore bollente. Durante tutta la sua degenza una giovanissima infermiera si è amorevolmente presa cura di lei, sorvegliandola giorno e notte, e donandogli la forza e il calore materno che in ospedale la madre non poteva trasmettergli.

Cosa incredibile è che, proprio in quei giorni, all’Albany M.C. si stavano scattando delle foto per il resoconto annuale delle attività dell’ospedale – una specie di annuario sugli avvenimenti intercorsi durante l’anno. E proprio su questo report erano presenti delle foto che raffiguravano la giovane infermiera con in braccio la piccola Amanda, a visibile dimostrazione dell’amore e del sostegno che la donna infuse alla neonata.

N4Amanda, servendosi di queste foto, ha impiegato tutta la vita a cercare disperatamente quella ragazza, anche semplicemente per dirle grazie.

<< Mi sentivo confortata nel guardare le foto di quella bellissima donna – un’infermiera che si è presa cura di me. Guardandole, ho sentito il suo amore e la sua compassione >>, racconta la Scarpinati, descrivendo le emozioni provate nel vedere il volto di colei che le è stata vicina nel momento più brutto della sua esistenza.

Amanda, ormai senza quasi più la speranza di rincontrare il suo angelo custode, decide di tentare di cercarla per l’ennesima volta, rivolgendosi ai social media e scrivendo un post su Facebook nel quale raccontava la sua storia, pubblicando anche le foto sue e dell’infermiera.

E… che dire, sappiamo oramai che i social media sono un’incredibile risorsa: in meno di 24 ore, il misterioso angelo ha finalmente risposto alla chiamata di Amanda. Si trattava di Susan Berger, che al tempo era una giovanissima infermiera di 21 anni.

Alle prime armi, la Berger aveva avuto fra le sue prime pazienti proprio la piccola Amanda e ricordando la piccolina afferma:

<< Era molto tranquilla. Di solito, quando i bambini escono da un’operazione chirurgica piangono o dormono tutto il tempo. Lei era così calma e fiduciosa. Fu una cosa incredibile >>.

Solo due settimane dopo essersi scritte, le due donne hanno deciso di rincontrarsi proprio all’Albany Medical Center, dove si sono conosciute 38 anni prima.

<< Non so quante altre infermiere sarebbero fortunate abbastanza da vedere realizzarsi una cosa del genere, avere qualcuno che ti ha ricordata per tutto questo tempo >>, dichiara ancora Susan Berger, felice di aver ritrovato qualcuno che l’ha cercata per tanti anni, solo per dirle “grazie”!

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