Demoni. Demoni ovunque. Ogni stanza, ogni edificio, ogni angolo di strada è affollato da orde di questi maledetti esseri che hanno nella violenza l’unica ragione di vita. Creature mostruose pronte a uccidere il primo essere umano che malauguratamente si imbatte in loro e che quando non sono intenti a sterminare gli esseri viventi si dilettano combattendo tra loro guidati unicamente da quell’istinto di crudeltà che li permea in ogni fibra del loro ripugnante corpo. Il nostro pianeta sembra ormai perso ma non possiamo certo arrenderci senza fare nulla. L’umanità non può estinguersi senza combattere. Così, armi in pugno, io sarò la resistenza. E quando le munizioni finiranno, perché sono ben conscio di quanti demoni ci siano là fuori e di quante poche siano le risorse su cui posso contare, procederò facendomi strada a pugni attraverso le loro informità. Niente potrà fermarmi. E se vi domandaste cosa può un uomo solo davanti a schiere infinite di demoni, sappiate che non sono solo un uomo. Io sono il… Doom Slayer!
Avevamo lasciato la saga di Doom con il reboot uscito nel 2016. Un marine che si muoveva inizialmente all’interno di una base marziana e successivamente sulla superficie del pianeta rosso massacrando tutti i demoni che gli si paravano di fronte per evitare un’invasione incontrollata della Terra che avrebbe significato di fatto l’estinzione dell’uomo. Dopo due anni da quegli eventi le forze del male hanno fatto la loro discesa sul nostro pianeta e iniziato la sua conquista, sterminando in poco tempo più di metà della popolazione mondiale. Per cercare di arginare una situazione catastrofica, il Doom Slayer dovrà uccidere tre sacerdoti alla guida delle orde di demoni.
Doom Eternal ha tutte quelle caratteristiche che hanno sempre contraddistinto la saga: azione allo stato puro con combattimenti ricchi di adrenalina dove gli scontri sono frenetici, composti da attacchi, salti e corse al fine di non soccombere sotto le schiere avversarie. Schiere che sono dislocate in punti precisi connessi tra loro da brevi percorsi dove è possibile prepararsi alla battaglia, essendo se non del tutto liberi da presenza ostile, comunque poco controllati, momenti in cui riordinare le idee e rifiatare prima di una nuova apnea di violenza.
Non è un segreto che Doom abbia sempre puntato maggiormente sulla lotta e non sulla trama. In Doom Eternal è però possibile comprendere meglio la situazione anche grazie alla lettura dei codex; attraverso loro verranno svelati alcuni celati misteri che finora avevano solo stuzzicato la curiosità del giocatore. A questi vanno poi aggiunti i collezionabili che è possibile recuperare durante l’avventura. La grafica è avvincente, colpisce con le sue immagini nitide e con i giochi di luce, e riesce a non perdere mai fluidità. Una nota di merito va al reparto audio, che vanta un doppiaggio di buon livello ma soprattutto delle musiche che calzano perfettamente alle diverse scene, di fatto un preciso abito di sartoria.
Il gameplay richiama quanto già vissuto nel capitolo precedente. Le armi hanno caratteristiche differenti tra di loro e possono essere dotate quasi tutte di due moduli differenti di fuoco secondario per approcci diversificati. A furia di colpire i demoni sarà anche possibile stordirli per avere delle uccisioni speciali che consentiranno di recuperare un po’ di risorse, altrimenti scarse: munizioni, vita e corazza sono sparsi per la mappa ma soprattutto sono rilasciati dai nemici uccisi. I mostri sono diversificati tra loro, con caratteristiche distintive che richiedono approcci tattici studiati: quali armi utilizzare, la modalità di attacco e i punti deboli sono elementi da tenere sempre in considerazione. Anche il protagonista ha però modo di sviluppare le proprie abilità, in particolare sfruttando tre sezioni di progresso parallele: una legata alle armi, una all’armatura e una alle abilità.
Il level design è accurato, offrendo talvolta interessanti spunti anche nell’approccio alla lotta e dando luogo a contesti affascinanti. Non entriamo più nel dettaglio per non rovinare l’esperienza di gioco ma sappiate che la cura negli elementi è capace di dare non poca soddisfazione.
Fino a questo punto abbiamo parlato della modalità per giocatore singolo, ma Doom Eternal permette anche una esperienza multi-giocatore. La Battle Mode si propone come uno scontro asimmetrico tra giocatori dove uno muoverà il Doom Slayer e due una coppia di demoni tra cui scegliere, tenendo presente che ognuno ha le sue peculiarità da sfruttare, punti di forza e punti deboli nonché alcune abilità da scegliere per rendere più interessante il confronto. Le arene non sono mappe particolarmente grandi, ma curate in molti aspetti, così da offrire anche qui spunti tattici interessanti. Negli asimmetrici è sempre molto difficile riuscire a calibrare bene le forze in campo ma Doom Eternal riesce a farlo bene, rendendo anche questa esperienza avvincente.
Gianfranco Broun
Titolo: Doom Eternal
Publisher: Bethesda
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