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La dipendenza da cocaina è una malattia con effetti collaterali sia sull’organismo che a livello psichico ed è responsabile di crisi di astinenza.

Gli effetti collaterali causati dall’abuso di cocaina possono essere a lungo termine anche letali, è quindi fondamentale riconoscere i campanelli di allarme che indicano che una persona a cui teniamo ha una dipendenza e sapere quali strumenti si hanno a disposizione per poterla aiutare.

Abuso di cocaina, i campanelli d’allarme

Per poter capire se una persona ha una dipendenza da cocaina è necessario osservare il suo comportamento; infatti, l’uso costante e frequente di questa sostanza provoca accentuati sbalzi di umore, stati di ansia, agitazione e nervosismo, così come irrequietezza o apatia. La comparsa improvvisa di uno di questi sintomi dovrebbe mettere in guardia rispetto all’uso di cocaina.

Inoltre, come ogni altra droga, anche la cocaina porta chi la usa a dire menzogne per nascondere o minimizzare il problema sia a sé stesso che agli altri. Un’escalation nel comportamento atipico di un cocainomane è normalmente rappresentata da violenze fisiche e verbali verso le persone che lo circondano, creando di conseguenza un vuoto intorno a sé: questo isolamento non farà altro che accrescere l’entità della dipendenza.

A causa di questo suo atteggiamento aggressivo, chi desidera aiutare un cocainomane deve tener presente che la persona che ha davanti non è quella del periodo precedente alla dipendenza alla cocaina, ma una persona il cui carattere e indole sono fortemente alterati.

Altri elementi da prendere in considerazione per poter individuare un comportamento patologico nell’assunzione di cocaina è la presenza di tic nervosi, localizzati soprattutto nell’area del viso, delle palpebre e della bocca, le pupille dilatate anche nei luoghi molto illuminati, in concomitanza con occhi rossi oppure lucidi, e l’eccessiva sudorazione. Inoltre, si seccano le mucose degli occhi, del naso e della bocca e il volto appare pallido con la pelle fragile e opaca, fino a far intravedere i capillari sottopelle.

Un cocainomane può essere esageratamente magro o in sovrappeso, a causa dell’alterazione della funzione dell’appetito. Infine, i disturbi del sonno correlati all’abuso di cocaina fanno apparire il cocainomane sempre stanco e sono frequenti scatti improvvisi nel sonno.

Come aiutare chi soffre di dipendenza da cocaina

Chi soffre di dipendenza da cocaina, soprattutto nella prima fase della dipendenza, potrebbe essere portato a minimizzare il problema, se non addirittura a negarlo. Probabilmente non pensa al fatto che gli effetti a lungo termine dell’abuso sono potenzialmente letali, in quanto la dipendenza da cocaina influisce negativamente soprattutto sulla salute del cuore e del sistema circolatorio: sono frequenti gli infarti e gli ictus e la morte improvvisa può sopraggiungere a causa di scompensi cardiaci legati alla pressione alta.

Sono frequenti fenomeni di ischemia cerebrale e rinite oltre a danni a livello neurologico.

Proprio per questo è importante provare ad aiutare chi ne soffre, anche se potrebbe rivelarsi un’impresa molto ardua.

Per cominciare, è fondamentale l’instaurazione di un dialogo privo di pregiudizi, ci si dovrebbe porre in ascolto con comprensione ed empatia. Una volta conquistata la sua fiducia, è bene cercare di fargli prendere atto che la sua è una condizione medica degna di attenzione e che, come tale, dovrebbe essere seguita da uno o più professionisti sanitari. La cosa migliore in questo senso sarebbe quella di rivolgersi a un centro specializzato per la cura delle dipendenze.

Uno dei migliori centri a livello nazionale è il Centro San Nicola dove ogni paziente viene seguito personalmente da un team di medici, psicologi ed educatori che accompagnano il paziente verso il recupero della propria vita senza la cocaina.

Le terapie intraprese dipendono dalle esigenze di ogni singolo: per esempio, per gestire il fenomeno del craving (il desiderio smodato della droga) potrebbe essere consigliata la Stimolazione Magnetica Transcranica ripetitiva, o rTMS, accompagnata da un percorso di psicoterapia.

Solitamente, la terapia psicologia alterna momenti in seduta singola con il terapeuta a sedute di gruppo per confrontare le esperienze di chi è già più avanti nella fase di recupero e riaccendere la speranza.

Al Centro San Nicola, grazie all’esperienza e alla multidisciplinarità di professioniste/i presenti nella struttura, è possibile lavorare su di sé e la propria dipendenza al fine di attuare un cambiamento radicale della propria vita.

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