Tra le tante sfide recenti che la popolazione mondiale ha dovuto affrontare negli ultimi decenni, una delle più difficili da vincere è quella relativa all’emergenza climatica. Ma l’unico modo che abbiamo, oltre a comportamenti più responsabili, per vincere questa battaglia è rendere le nuove generazioni consapevoli, affinché possano affrontarla anche loro con le giuste conoscenze.
L’emergenza climatica spiegata ai bambini: il fumetto
Un mezzo potentissimo per fare apprendere ai bambini determinate nozioni è da sempre il fumetto. Il suo linguaggio semplice, universale e corredato di immagini consente ai più piccoli di recepire ogni tipo di messaggio, anche quelli più importanti e difficili da capire, seppur in modo leggero e semplificato. Sull’argomento cardine di questi tempi, ossia l’emergenza climatica, è stato creato un fumetto intitolato “Il mio clima – Istruzioni per l’uso”. Un libro illustrato che prova a raccontare il cambiamento del clima ai più giovani, facendo in modo di dare un panorama realistico della situazione, liberandolo da tesi complottistiche e negazioniste.
Il fumetto in questione è stato presentato nel corso dell’ultima edizione del Lucca Comics & Games ed è reperibile nelle librerie di tutta Italia a partire dallo scorso 15 novembre. Protagonisti dell’avventura animata, nata dal genio di Davide Riboni e Francesco Vacca, sono il meteorologo Luca Mercalli e la sua giovane amica dal nome evocativo: Gaia, ossia “Terra” per gli antichi greci. Un’opera che come fine ultimo si pone quello di far capire ai bambini quanto gravi potranno essere le conseguenze del cambiamento climatico nei prossimi anni se non si dà immediatamente una svolta alla situazione.
Non solo fumetti: altri modi per spiegare l’ambiente ai bambini
Ovviamente il fumetto è solo il primo di tanti modi in cui poter spiegare l’ambiente ai più piccoli. Ma una condizione fondamentale e preliminare per dare spiegazioni ai bambini è quella che gli adulti per primi siano bene informati su cosa stia accadendo. Sono i più grandi, infatti, a dover dare l’esempio, imparando le giuste norme di comportamento nel rispetto dell’ambiente nella quotidianità. Tanto per fornire un esempio concreto in tal senso, seguire i giusti comportamenti per risparmiare energia come quelli qui elencati, può essere d’aiuto ai genitori in primis e, di conseguenza, ai bambini. Questi ultimi, infatti, potranno crescere con la consapevolezza che l’elettricità, alla pari dell’acqua, non va sprecata anche e soprattutto per rispettare l’ambiente circostante. Il tutto lo si può fare giocando.
Per esempio si potrebbe coinvolgere il bambino in un gioco riguardante la corretta differenziazione dei rifiuti in casa o facendogli leggere dei libri sul tema. Oppure, quando ci si lava i denti, si può chiedere al bambino di aiutarci chiudendo l’acqua nel momento in cui abbiamo lo spazzolino in bocca. Altro modo di rendere il bambino consapevole dell’importanza dell’ambiente che ci circonda è quello di fargli piantare i semi di fiori e piante varie in giardino o di farlo camminare in un’area verde, facendogli provare ad indovinare le specie dei fiori presenti. Infine, si può da subito abituare i più piccoli ad evitare l’uso della plastica, specie delle bottiglie che contengono l’acqua. Quando portiamo con noi il bambino a fare la spesa, proviamo a leggere insieme a lui quello che c’è scritto sulle confezioni. Può essere un bell’esercizio di lettura anche, non trovate? Insomma, giochi, cartoni animati, fumetti ed esperienze di vita consentono alle nuove generazioni di crescere già con una consapevolezza in più. L’importante è che siano gli adulti a dare l’esempio per primi.
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