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Il testo, notevolmente ampliato e aggiornato rispetto alla fortunata prima edizione del 2013, si presenta come un agile manuale scritto in linguaggio chiaro per tutti dove viene messa in evidenza l’incapacità della maggior parte degli individui di uscire dagli schemi della logica dettata dalla cultura e dalle abitudini sociali e professionali. La nostra mente risponde in modo veloce a tutti gli input esterni restituendo spesso la soluzione apparentemente più logica e immediata in base all’esperienza ma spesso tale sistema ci porta a sbagliare e a perdere la capacità di studiare e ragionare soluzioni alternative e più efficaci.
Secondo Primiceri tale incapacità di tenere esercitata la mente e di sfruttarne le enormi potenzialità è alla base della eccessiva conflittualità sociale che si traduce in un eccesso di domanda di giustizia presso le aule di tribunale. “Viviamo un’epoca dove tutti vogliono avere ragione e ci rivolgiamo al Giudice per cose spesso risolvibili attraverso una buona comunicazione e un atteggiamento collaborativo e dialogante“. E’ questione di tecniche, dalla maieutica di Socrate alla psicologia, ma anche di saper separare dal conflitto l’aspetto personale che compromette l’individuazione del vero problema e dei propri reali bisogni. E’ così che rabbia e desiderio di vendetta fanno perdere di vista l’obiettivo. “Ragionare in modo solo verticale è a volte segnale di arroganza” – spiega Primiceri che aggiunge come “Mediare per molti signifca concedere qualcosa all’altro. Invece mediare è un guadagno reciproco e non una perdita. Purtroppo non capire questo è un problema culturale su cui si dovrà lavorare ancora per molto“.
Partendo dalla definizione di “pensiero laterale” del celebre psichiatra Edward De Bono, Primiceri propone quindi in questo testo un originale metodo per gestire e risolvere i conflitti in modo “creativo”, ovvero esterno alla logica del diritto e dello schema processuale. La creatività é al servizio della mediazione che é, a sua volta, al servizio di una giustizia più giusta e aderente ai reali bisogni delle persone. Il volume è arricchito da divertenti esercizi e casi pratici. La Mediazione Laterale si rivolge sia ai mediatori professionisti sia a tutti coloro che si trovano nella vita a dover “mediare”, siano essi parti in causa, avvocati, negoziatori o semplici cittadini. Per condurre una mediazione in modo efficace c’é bisogno di competenze tecniche ma, soprattutto, creative. Il libro costituisce un’opportunità di arricchimento personale e professionale che aiuterà a vivere meglio le situazioni di contrasto nella vita di tutti i giorni e nel lavoro.
Stefano Bassi
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