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Quando si pensa a Barcellona non si può che immaginarsi in una città pulsante, colorata, dal temperamento vivace come quello dei suoi abitanti e dei suoi turisti, che la affollano in gran numero per tutto l’arco dell’anno.

Barcellona è quel concentrato di bellezza che parte dal genio dell’architetto Gaudì e dal suo appassionato sostenitore Guell, dal surrealismo di Dalì e dal poliedrico Picasso che proprio qui trovarono terreno fertile per esporre e coltivare sempre nuove pionieristiche idee, dalla prolifica e meravigliosa letteratura che va da Vasquez Montalban fino a quell’ombra del vento che ha decretato Zafon scrittore universale, per chiudere sulle note di un’assoluta diva come Montserrat Caballé, soprano che ha definito la storia dell’opera mondiale.

Eppure, godendosi la Barcellona più vera che va dalle Ramblas al Mercato della Boqueria, si avverte una profonda semplicità in questo accolito di meraviglie e bellezza, che pare sintetizzarsi nelle poche parole sentite della Caballé: “Non mi considero una leggenda dell’opera, né l’ultima diva, come a volte i giornalisti scrivono. Ogni epoca ha le sue stelle, e nel mio caso l’unico merito è di aver fatto bene il mio lavoro, la mia passione, nel miglior modo possibile, al più alto livello”.

Bisognerebbe visitare e stare a Barcellona più volte nella vita.

Cosa visitare a Barcellona https://attrazionibarcellona.it/

Tuttavia, per poter iniziare a conoscerla, ci sono delle mete irrinunciabili che dovremmo annoverare nel nostro viaggio.

Una di queste è certamente il Parco Güell https://attrazionibarcellona.it/parc-guell.html, Patrimonio Unesco dal 1984: 17 ettari di giardini ed architetture che si collocano nella parte alta di Barcellona, che guarda il versante sud della collina detta Monte Carmelo, che ospita il quartiere El Carmelo e l’ottocentesco Santuario di Nostra Signora del Monte Carmelo.

E’ un territorio di ardesia e calcare, un vero e proprio ecosistema in cui il suo architetto Gaudì volle sistematicamente seguire ed esaltare le linee della natura, le sue inclinazioni fisiche e di umore, con quel loro carattere ondulatorio, fantasioso ed affascinante, che hanno poi creato l’ambiente della Muntanya Pelada, povera di corsi d’acqua e vegetazione nativa, ma con una piantumazione lussureggiante di vegetazione mediterranea scelta, così da fornire materia prima di qualità per una colonizzazione faunistica spontanea.

Gaudi ebbe carta bianca dal suo committente Eusebi Guell, quando nel 1900 gli venne chiesto di mettere a punto un progetto per un quartiere residenziale di 60 case, sfruttando la parte meno fertile della zona: un incarico apparentemente insidioso, che da subito invece stuzzicò l’immaginazione di Gaudì.

In questo originale contesto naturalistico unico, i mosaici “irregolari”e le salamandre del Parco Guell spiccano e lo connotano come un luogo unico al mondo e, per il visitatore che si avvicina per la prima volta, la sensazione di magnifico straniamento sarà da subito inclusa nel pacchetto “Barcellona I Love You”.

Si oltrepassano due padiglioni dall’aspetto fantastico, detti anche “casette di fiaba”, perimetrale da un muro di cinta degno di nota, con una linea sinuosa e dinamica, in perfetto stile naturale.

Una scalinata a doppia rampa si fa strada all’interno del Parco: un’opera monumentale alla cui base trova posto una gigantesca salamandra multicolore in ceramica e mosaici che porta alla Sala Ipostila, una sorta di tempietto greco che stravolge le linee e i volumi delle regole Vitruviane, per poi culminare nella Plaza de la Naturaleza, il cuore del Parco Guell di forma ovoidale che ha la funzione di connettere e far comunicare gli avventori del luogo, proprio come fossero all’interno di un teatro greco, come ricordava Gaudì, con elementi caratterizzanti disegnati dal “Trecandis”, quella forma decorativa in cui si uniscono liberamente cocci di vetro e frammenti di ceramica, che spesso viene confuso con il mosaico, che invece ha una struttura ben regolata.

Da qui, da questa immaginifica piazza, osservando il panorama si scorge stagliata in tutta la sua imponenza, la Basilica della Sagrada Familia, Patrimonio Unesco dal 2005, la naturale continuazione del nostro viaggio a Barcellona.

E qui la storia prosegue: sempre più ricca, sempre più affascinante.

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