Tra gli strumenti del mondo risparmio, uno, più di altri, viene aperto da qualsiasi cittadino: il conto corrente. Qualsiasi risparmiatore, infatti, deve possederne uno per poter far accreditare gli emolumenti o la pensione, passaggio inevitabile per poterlo alimentare e svolgere, poi, tutte quelle transazioni economiche che contraddistinguono la nostra quotidianità.
Negli ultimi dieci anni, di fatto, è diventato quasi impossibile non essere titolari di un conto corrente, a meno che – come nel caso di disoccupati o casalinghe – non si percepisca alcun reddito e, di conseguenza, non sia necessario accreditare alcuna somma. In moltissimi casi, tuttavia, anche le persone che non percepiscono alcun reddito aprono un conto corrente (può risultare utile per incassare rimborsi assicurativi, legati alle utenze domestiche, etc) cointestandolo – in talune circostanze – col coniuge o con un altro parente.
Conti correnti a zero spese: anche le “tradizionali” banche fanno concorrenza a quelle online
In un mondo sempre più legato alla tecnologia, un vasto numero di persone sceglie di aprire un conto corrente direttamente online. I vantaggi nell’instaurare questa tipologia di rapporto bancario sono legati, essenzialmente, a costi di gestione decisamente contenuti o addirittura a canone zero. La recente risalita dei tassi d’interesse, che consente alle banche di poter ottenere profitto anche dalle giacenze presenti nel conto corrente, ha portato ad una pluralità di offerte a canone zero.
Anche molte tradizionali banche con sportelli fisici, ad esempio, consentono ai nuovi clienti di poter aprire un conto corrente online a zero spese, lasciando aperta, tuttavia, la possibilità di recarsi in filiale per la consulenza in merito ad altri prodotti o a problematiche legate al conto corrente stesso. In un mondo sempre più digitale, anche il mondo bancario volge lo sguardo alla grande rete telematica e continua, incessantemente, a ridurre il numero delle filiali bancarie, in molti casi sgravate dall’adempimento di alcune operazioni – come ad esempio i bonifici – compiute direttamente online dai clienti.
Aprire un conto corrente online o in filiale: considerare sempre tutti gli aspetti
La differenza tra aprire un conto corrente online o allo sportello bancario è insita, in buona sostanza, solo nella necessità di avvalersi del supporto e della consulenza di un operatore di filiale. Non stupisce, in tal senso, che la maggior parte degli under 40 prediliga aprire il conto corrente autonomamente tramite il web, a differenza, invece, degli over 60 che preferiscono ancora la filiale per motivi talvolta legati a scarse competenze in ambito informatico.
Quando si apre un conto corrente, tuttavia, è indispensabile verificare attentamente tutti i servizi offerti, al fine di scegliere quello maggiormente attinente alle nostre esigenze. La maggior parte dei consumatori, ad esempio, sfruttano questo strumento per il pagamento delle utenze domestiche, metodo assai efficace onde evitare che, per qualsivoglia ragione, vadano insolute per qualche piccola dimenticanza.
I servizi indispensabili di un conto corrente
L’addebito diretto SDD, un tempo noto con il nome di “RID bancario”, è un’operazione che moltissimi italiani compiono comunicando direttamente il proprio IBAN a un determinato ente creditore (ad esempio, fornitore di luce elettrica, gas, pay-tv, etc…), che provvederà, poi, a inoltrare l’addebito alla data contrattualmente pattuita. Una comodità che in una società come l’attuale, scandita spesso da ritmi frenetici, è decisamente gradita dalla maggior parte dei cittadini italiani.
Quando si provvede all’apertura del conto corrente, poi, è fondamentale agganciare allo stesso gli strumenti di pagamento elettronici, diventati indispensabili nella società moderna. Il bancomat, ormai, è diventato uno strumento fondamentale per compiere la maggior parte delle transazioni commerciali, mentre la carta prepagata è amata dai giovani per la flessibilità d’utilizzo e la possibilità di effettuare acquisti online.
Infine, quando aprite un conto corrente verificate sempre che esista la possibilità, anche in un secondo momento, di poter agganciare un “deposito titoli”, strumento indispensabile per effettuare operazioni di trading o, molto più semplicemente, rivalutare i propri risparmi presenti sullo stesso conto corrente.
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