Nonostante il dato sia la conferma della stima preliminare, a destare particolare preoccupazione è il fatto che il ciclo negativo caratterizzerà quasi certamente anche i prossimi trimestri. Inoltre, il forte calo della spesa delle famiglie (-2,4%) e i crolli delle importazioni (-9,0%) e degli investimenti (-7,6%) sono una chiara conferma che siamo di fronte ad una crisi da insufficienza della domanda interna e che il grave momento di difficoltà di famiglie e imprese non è ancora finito: questo il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio ai dati sul Pil diffusi oggi dall’Istat.
Dunque – prosegue la nota – non si può che ribadire la necessità di misure adeguate e rapide per il rilancio della crescita, soprattutto attraverso una riduzione del carico fiscale sul lavoro e sui redditi delle famiglie, da finanziare mediante tagli alle spese ben maggiori di quelli attualmente conseguibili con la spending review, incidendo su ampie aree del bilancio caratterizzate da elevata spesa corrente, come nel caso dei costi della politica, ancora sostanzialmente inalterati.
I sistemi di compliance: “eticizzazione” del diritto e rischi di competitività per le imprese
Giornata contro la violenza di genere: importante convegno a Roma
Scontro tra poteri dello Stato e ingerenza straniera: l’importanza della separazione dei poteri e della sovranità democratica in Italia
La nuova legge sul reato universale di maternità surrogata: dubbi e riflessioni sull’arroganza normativa e il limite del controllo statale