È stato necessario attendere ben ventiquattro anni prima di poter vedere sul grande schermo il seguito de Il gladiatore. Nel 2000 aveva incantato i fan in tutto il mondo riportando in auge l’epoca romana grazie al successo derivato da un mix di diversi elementi, tutti eccellenti: le interpretazioni di Russell Crowe, di Joaquin Phoenix e di Connie Nielsen, la storia da epopea incentrata su un uomo capace di combattere contro il mondo per perseguire i propri principi e i propri ideali, nonché una colonna sonora divenuta iconica con quel Now we are free, ormai vero e proprio marchio di fabbrica associato al titolo tanto da essere stata ripresa in alcune occasioni anche nel sequel, senza però andare ad abusarne.
Perché Il gladiatore II si ambienta proprio in quello stesso universo narrativo firmato già una volta da Ridley Scott, un nome che è sinonimo di garanzia dietro alla macchina da presa: dopotutto è stato proprio lui a rendere evergreen e classici intramontabili opere di diversa natura come Alien, Blade runner o Black Hawk Down, tutti lavori diversi tra loro ma accomunati da una ricercatezza della perfezione che in poco riescono a perseguire in maniera così costante.
In questo sequel il cast resta un elemento di spicco: merito di una varietà di attori che vanno da mostri sacri a idoli più recenti, saliti alla ribalta dei riflettori solo negli ultimi anni, o a giovani talenti che hanno tutte le doti necessarie a diventare un domani mostri sacri di Hollywood. Accanto a Paul Mescal (Aftersun, Estranei, Il nemico) ci sono Pedro Pascal (Il trono di spade, The last of us, The mandalorian), Denzel Washington (John Q, Flight, The equalizer) oltre alla già presente Connie Nielsen (Gioco di ruolo, Justice league, Il gladiatore). Nonostante la loro magistrale interpretazione, non sfigurano i meno conosciuti Joseph Quinn (A quiet place – giorno 1, Stranger things, Caterina la grande) e Fred Hechinger (Fear street parte 1: 1994, Thelma, La ferrovia sotterranea).
Sono passati diversi anni dalla morte di Marco Aurelio e Roma è ora sotto la guida tirannica degli imperatori gemelli Geta e Caracalla. Le mire espansionistiche dei due fratelli hanno portato il generale Giusto Acacio a conquistare l’ultima città libera della Numibia, riportando in patria diversi prigionieri tra cui Annone, abile combattente ma anche astuto stratega, che si troverà costretto a combattere come gladiatore per il crudele spettacolo dei giochi, tanto amati dagli antichi romani quanto sanguinari e cruenti.
Il gladiatore II si rivela essere un’opera di eccellente fattura, capace di offrire inquadrature e scelte registiche ricche di accortezze che vanno a giocare ora sulla nitidezza dell’immagine, ora sui colori, ora sulle luci, gestendo con grande maestria un quadro di insieme che ha un notevole impatto visivo e che non presenta mai tempi morti per le quasi due ore e mezza di storia.
In Italia la pellicola arriva sul mercato dell’home video in una versione 4K firmata da Paramount e distribuita da Plaion. Il packaging si presenta in un cofanetto a estrazione verticale con all’interno tre dischi: uno Ultra hd contenente il film in formato 2.39 Letterbox Hdr Dolby Vision e due in blu-ray in cui sono presenti da una parte la versione in alta definizione del lungometraggio e dall’altra tutti i contenuti speciali, davvero numerosi e interessanti. Questi vanno dalle immancabili scene eliminate, alcune delle quali utili per comprendere appieno alcuni elementi ritenuti secondari della storia, ad approfondimenti sulla realizzazione delle scene di combattimento, dal post produzione al cast, attraverso una ricca scelta di capitoli.
Le tracce audio del disco 4K offrono un Dolby Atmos per la versione in lingua inglese e per quella in lingua tedesca, mentre all’italiano, al ceco, al polacco e allo spagnolo viene associata un 5.1 Dolby Digital. Maggior scelta di idiomi è presente nel disco blu-ray, dove si aggiungono francese, tailandese e giapponese.
Titolo: Il gladiatore II
Distributore: Plaion
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