Tra i vari annunci immobiliari, capita spesso di imbattersi nella vendita di case e appartamenti offerti all’asta a quotazioni molto inferiori rispetto ai prezzi offerti da privati e agenzie. Non tutti però conoscono le dinamiche nascoste di acquisto di una casa all’asta e spesso ci si chiede quanto possa essere realmente conveniente. Ne abbiamo parlato con la Zero Commissioni Case di Pescara, diretta dal dottor Valerio Simeone.
«Comprare casa all’asta è senza dubbio meno costoso , ma è bene valutare con attenzione alcune peculiarità tecniche prima di finalizzare l’acquisto», spiega Simeone, «per evitare il rischio di comprare un immobile senza abitabilità dove poi non si potrà risiedere, oltre a non poterlo più vendere in futuro».
Pertanto la decisione di acquistare una casa, un appartamento o un ufficio, seguendo un’asta giudiziaria, richiede l’analisi e la gestione di alcuni aspetti, nonché la valutazione di tutti i costi necessari all’acquisto rilevando anche i costi nascosti, costi «che possono incidere tra i 3 mila e i 30 mila euro sul valore finale di aggiudicazione, a seconda delle casistiche», chiarisce il direttore
Molte sono le persone interessate che si affidano a consulenti esperti nelle aste, , come Zero Commissioni Case di Pescara:offrendo consulenze sia per chi vuole partecipare acquistandole, sia per coloro che hanno una casa all’asta, ed è indubbiamente un servizio da tenere sott’occhio se vuoi risparmiare e fare un acquisto sicuro.
Comprare casa all’asta: cosa sapere e da chi farsi seguire.
Come spesso accade, l’immobile offerto all’asta può essere interessato da difformità urbanistiche o catastali. In casi ancora più estremi possono mancare le certificazioni, oppure l’immobile può essere oggetto di abusi edilizi, situazioni che oltre ad essere difficili per lo stato dei fatti, rappresentano un rischio per acquirente di perdere il capitale investito. Soldi che possono rimanere bloccati in quanto la casa non è vendibile. «Sì, il tribunale può vendere un immobile, o un appartamento all’asta, anche con gravi carenze», continua il consulente, «che potrebbero chiedere l’esborso di molti soldi o, addirittura, la demolizione di alcune parti di essa». Per cui comprare in autonomia dal tribunale è sì possibile, ma molto rischioso.
Il tutto sempre e solo a spese dell’acquirente che pensa di effettuare un acquisto regolare e garantito. .
Proprio per evitare rischi di qualsiasi natura, è consigliato farsi seguire da un team di esperti, competente in materia, in particolar modo nelle prime fasi che riguardano la valutazione immobiliare, la stima del valore dell’immobile, e quelli che saranno i costi certi e reali per portare a termine l’acquisto.
Nelle procedure fallimentari o nelle esecuzioni giudiziarie, «molti immobili sono interessati da ipoteche non cancellabili e possono richiedere costi molto elevati», aggiunge Simeone, «così come in alcuni casi possono essere addirittura anche vincolati da procedure giudiziarie nascoste (cause di separazione, diritto di abitazione, assegnazione casa coniugale, minore con problematiche di salute o disabilità) che non sempre si risolvono positivamente, creando una ganascia fiscale irremovibile».
Una doppia criticità che porta di conseguenza ad uno scenario tutt’altro che positivo: acquistare una casa non abitabile, può essere tolta o divenire non vivibile subito dopo l’acquisto, o magari anche qualche anno dopo, di punto in bianco, e senza nessun preavviso.
Partecipare ad un’asta: come funziona
Prima di partecipare ad un’asta è bene cercare di raccogliere la maggior parte di informazioni disponibili sull’immobile oggetto di interesse, individuando sia i suoi punti di forza, sia i lati negativi, spesso celati tra carte e documenti. «Una volta conclusa questa prima fase di analisi, è bene procedere con la verifica della storia notarile», spiegano dalla Zero Commissioni Case, «a cui, se non emergono sgradite sorprese, si passa alla formulazione dell’offerta di acquisto attraverso la procedura telematica a cui fa capo il tribunale di competenza».
Anche questo passaggio deve essere gestito senza commettere errori, altrimenti la domanda di partecipazione può essere scartata per mano del giudice o delegato dell’esecuzione. Successivamente si avvia la partecipazione telematica con firma digitale, dove si concretizza la gara di partecipazione all’asta.
«Dopo aver ufficializzato l’avvio della procedura può accadere che per l’immobile ci sia un solo offerente o più soggetti, che insieme prendono parte attiva alla gara di acquisto».
Dalla partecipazione all’asta all’acquisto della casa
Una volta avviata la gara di acquisto, viene stabilito il “vincitore” dell’asta attraverso l’assegnazione provvisoria dell’RGE, gergo tecnico per definire il registro delle esecuzioni immobiliari. Decorso un periodo stabilito di tempo, dove non si verificano ricorsi, si passa automaticamente all’aggiudicazione definitiva del bene venduto all’asta, dove si trascrive l’assegnatario dell’esecuzione immobiliare.
In questo ulteriore passaggio è previsto un lasso di tempo imposto dal giudice dell’esecuzione, per «effettuare il saldo prezzo, cioè il pagamento della somma residua maggiorata delle spese necessarie alla procedura, alla cancellazione di eventuali ipoteche, e all’intestazione della casa, come previsto dal codice di procedura civile», mette in chiaro Valerio Simeone.
Si tratta di costi da studiare e considerare preventivamente e da mettere in conto nella procedura di saldo, perchè acquistare tramite procedura esecutiva del tribunale è una grande responsabilità, la legge non ammette ignoranza.
Solo dopo il pagamento dell’intera somma, il giudice firma il decreto di trasferimento, che corrisponde a tutti gli effetti ad un rogito notarile; una procedura che può richiedere, in base al tribunale di riferimento, da un minimo di due settimane, fino a uno o due anni. «Anche in questo caso, è possibile conoscere in modo più preciso i tempi medi di acquisizione dell’immobile all’asta, grazie a studi preventivi e valutazioni di fattibilità che facciamo nella nostra sede di Pescara»
Per tutta la procedura di acquisto all’asta possono essere necessari fino a due anni, che attraverso validi supporti tecnici e organizzazione preventiva possono essere ottimizzati, per arrivare alla consegna delle chiavi rilassati e contenti in tempi ragionevoli anche in un paio di mesi.
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