(di Giulio Perrotta) Alle 3:36 di mercoledì mattina c’è stato un terremoto di magnitudo 6.0 con epicentro nei pressi dei di Amatrice e Accumoli, nella provincia di Rieti, nel Lazio. Nelle ore seguenti si sono verificate altre scosse piuttosto intense di magnitudo 5.4 e 4.1 poco più a nord, vicino a Norcia in provincia di Perugia. I primi soccorsi sono arrivati lentamente a causa dei danni provocati dal terremoto alle strade di accesso ai comuni interessati, in molti casi paesi e frazioni di montagna difficilmente accessibili. Protezione Civile, Forze di Polizia, Forze Armate e associazioni di pubblica assistenza hanno prontamente cominciato a lavorare nella speranza di trovare persone ancora in vita sotto le macerie. Il governo italiano, anche in questo caso, ha avuto la possibilità di poter contare su uomini e mezzi delle Forze Armate.
Proviamo a conoscere più da vicino il tema dei compiti istituzionali delle forze dell’ordine in questo caso, con l’aiuto di Vincenzo Priolo, già ufficiale dell’Esercito, specializzato in Cooperazione Civile e Militare presso il Centro Alti Studi per la Difesa di Roma, centro formativo d’eccellenza a livello europeo riservato agli alti ufficiali e dirigenti del comparto Sicurezza e Difesa.
Quali sono i compiti istituzionali delle nostre Forze Armate?
Tantissimi sono i compiti riservati alle nostre Forze Armate, come ad esempio la Difesa degli interessi vitali del Paese contro ogni possibile aggressione, al fine di salvaguardare l’integrità del territorio nazionale inteso come piattaforma terrestre, spazio aereo ed acque territoriali, la sicurezza e la salvaguardia delle vie di comunicazione e la sicurezza delle aree di sovranità nazionale e dei connazionali all’estero. La Salvaguardia degli spazi euro-atlantici, nel quadro degli interessi strategici e/o vitali del Paese, attraverso il contributo alla difesa collettiva della NATO. La Gestione delle crisi internazionali. Partecipazione ad operazioni di prevenzione e gestione delle crisi, al fine di garantire la pace, la sicurezza, la stabilità e la legalità internazionale. Il Concorso alla salvaguardia delle istituzioni e svolgimento di compiti specifici in circostanze di pubbliche calamità ed in altri casi di straordinaria necessità ed urgenza.
Possono avere ulteriori compiti?
Certamente, cosi come sancito nel Codice dell’Ordinamento Militare, all’Art.92, le Forze Armate possono avere ulteriori compiti. In casi di straordinaria necessità e urgenza, forniscono, a richiesta e compatibilmente con le capacità tecniche del personale e dei mezzi in dotazione, il proprio contributo nei seguenti campi: consulenza ad amministrazioni ed enti, contributo di personale e mezzi, ripristino della viabilità, attività addestrative in tema di cooperazione civile-militare, trasporti, campagna antincendi boschivi, emissioni di dati meteorologici, emissioni bollettini rischio-valanghe, rilevamento nucleare, biologico e chimico ed effettuazione dei relativi interventi di bonifica, contrasto dell’inquinamento marino.
Quali sono le differenze fra Difesa Civile e Protezione Civile?
La Difesa Civile consiste nel complesso delle misure da predisporre e delle attività da compiere per fronteggiare emergenze determinate da: un evento naturale, un incidente involontario e casuale oppure da un fatto calamitoso intenzionalmente provocato dall’uomo; una crisi nazionale / internazionale; un conflitto bellico. La Protezione Civile attiene alla salvaguardia al soccorso all’assistenza della popolazione e alla tutela e al recupero dei beni a fronte di calamità naturali/antropiche.
Quadro normativo di riferimento
Decreto PCdM 5 maggio 2010: “Organizzazione nazionale per la gestione di crisi” Istituzione del Comitato politico strategico (CoPS) e del Nucleo Interministeriale Situazione e Pianificazione (NISP)
Decreto Ministero dell’Interno del 10 gennaio 2013: “Commissione interministeriale tecnica per la Difesa Civile – C.I.T.D.C.”
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