Ha il compito di riscaldare casa – o, almeno, la stanza in cui si trova e gli ambienti attigui – ma finisce per trasformarsi nel vero elemento che cattura lo sguardo e l’attenzione dei presenti: per questo, oltre che per evitare spiacevoli incidenti, il camino andrebbe tenuto sempre pulito e in ordine. Qui di seguito proveremo a capire meglio come farlo.
Ci sono azioni per quanto riguarda la pulizia di camini e caminetti che andrebbero svolte dopo ogni utilizzo, altre che si possono compiere con meno frequenza ma altrettanto assiduamente e altre ancora che andrebbero ripetute con cadenza regolare, di anno in anno tipicamente com’è consigliato per la pulizia della canna fumaria per esempio.
Pulizia di camini e caminetti domestici: quando e come procedere
La cosa più importante che ci si deve ricordare di fare ogni volta che si utilizza il camino è pulirlo dalla cenere una volta spento. Un accumulo eccessivo di cenere infatti, oltre a essere esteticamente sgradevole, può portare a malfunzionamenti come soprattutto cattivo tiraggio e fumo in casa. La cenere va rimossa non solo dall’interno (la bocca) del camino, ma anche dalla cassetta se presente. Per farlo è necessario aspettare che si sia completamente raffreddata: possono passare anche diverse ore dal momento in cui il camino è stato spento. Guanti, paletta e un contenitore metallico in cui conservare la cenere prima di utilizzarla come compost o smaltirla secondo le indicazioni per la raccolta differenziata del proprio Comune sono gli attrezzi indispensabili per dedicarsi da soli alla pulizia di camini e caminetti dalla cenere.
Soprattutto se utilizzato frequentemente, anche dopo aver rimosso la cenere, il camino può apparire scuro all’interno: in questo caso va effettuata una pulizia più profonda. In Rete non mancano elenchi di soluzioni fai da te e rimedi della nonna per riportare l’interno del camino al suo colore originale: vanno dalle miscele di acqua e aceto alle paste realizzate con il bicarbonato, ma nella migliore delle ipotesi sono totalmente inefficaci e nella peggiore rischiano di rovinare il camino e comprometterne la funzionalità. Meglio usare, insomma, prodotti specifici per la pulizia del camino come quelli disponibili su www.tecnomat.it e altri siti simili
Camini e caminetti domestici sono, infatti, strutture più complesse ed elaborate di quanto si potrebbe immaginare. Per questa ragione, soprattutto se non si ha grande familiarità con la materia, si dovrebbe evitare di procedere da soli anche alla pulizia della canna fumaria che, come in parte già si accennava, andrebbe effettuata almeno una volta all’anno, meglio se in autunno e prima di ricominciare a utilizzare il camino dopo la pausa estiva. Solo se la canna fumaria è pulita e un tecnico si è accertato della sua perfetta funzionalità si evita che sporco e residui accumulati con la combustione sviluppino sostanze nocive.
Spesso trascurate, infine, anche le superfici esterne del camino tendono a diventare scure per l’accumularsi di cenere e altri residui. Per questo bisogna ricordarsi di pulirle con una certa frequenza, soprattutto nei mesi invernali quando il camino è in funzione, per evitare danni permanenti. A seconda che l’esterno del camino sia in legno, in marmo o in ghisa cambiano non solo detergenti e prodotti per la pulizia migliori da utilizzare ma anche metodi più efficaci. Strofinare delicatamente un panno morbido leggermente inumidito è, per esempio, il modo migliore per pulire il vetro protettivo dei camini se presente.
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