Cetilar Villorba Corse Dallara Test02 LeMans2017 phDepalmasMille chilometri ha percorso la scuderia Cetilar Villorba Corse durante i test ufficiali della 24 Ore di Le Mans disputati domenica scorsa. Ad alternarsi sulla Dallara P217 motorizzata Gibson sul mitico Circuito de la Sarthe i piloti Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi. I tre hanno testato per la prima volta il prototipo di classe LMP2 sui 13,6 chilometri dello spettacolare tracciato francese, lavorando a lungo insieme a tutta la squadra diretta da Raimondo Amadio, l’unica tutta italiana a schierarsi fra i prototipi nella corsa endurance più importante al mondo, che il 17-18 giugno segnerà il punto più alto del grande progetto “Italian Spirit of Le Mans”. Il lavoro sulla messa a punto della sportscar costruita dalla factory emiliana è stato impegnativo ma proficuo durante i mille chilometri percorsi. Il team trevigiano, al debutto alla 24 Ore, e i piloti non hanno riscontrato particolari problemi e il livello di messa a punto raggiunto ha soddisfatto, così come i riscontri cronometrici a fine giornata, che pongono quella di Cetilar Villorba Corse come la più veloce fra le Dallara. Mentre Belicchi vanta numerose esperienze alla 24 Ore, per Lacorte e Sernagiotto è stata la prima volta a Le Mans con un prototipo LMP2 e quindi proprio il pilota pisano e quello trevigiano hanno effettuato un maggior numero di giri.

Il team principal Amadio commenta dopo il primo assaggio di Le Mans: “Quante emozioni già! Atmosfera incredibile, organizzazione perfetta, un mondo di corse davvero fantastico da vivere. La cosa più importante è però quanto fatto in pista. Abbiamo privilegiato un po’ Lacorte e Sernagiotto nel chilometraggio per farli girare il più possibile, ma naturalmente per il lavoro di messa a punto era fondamentale anche la grande esperienza di Belicchi. Siamo molto contenti di quanto affinato. Abbiamo raggiunto un buon setup ma naturalmente per completare il lavoro dobbiamo attendere le prove libere della 24 Ore. E’ importante il fatto che la Dallara in mille chilometri non ha sofferto particolari problemi, se non un po’ di sottosterzo. A fine giornata siamo stati la Dallara più veloce sul giro e un nostro punto di forza è stata la velocità di punta, dove abbiamo più volte toccato i 340 orari!”.

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