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Certo, quasi tutti noi almeno una volta qualche episodio di “esplorando il corpo umano” l’abbiamo visto, oppure agli appassionati del genere sarà capitato di vedere film come “viaggio allucinante” dove si finiva all’interno del corpo umano.

Ecco, “cells at work!” di Hideki Takeuchi non ha niente a che vedere con altri lavori esistenti di questa tipologia ma si tratta di una lettura differente ed originale.

Presentato al Far East Film Festival durante la sua seconda giornata il film gioca su due livelli, quello “nostro” del mondo normale e quello del “nostro” corpo, di come questo è strutturato e cosa accade al suo interno anche se viene rappresentato come un regno fantastico con tanto di casette e castello dove vivono le cellule con le funzioni più “regali”.  I globuli bianchi, i globuli rossi, le piastrine non sono però caricaturizzati od altro ma sono rappresentati come delle entità a sé e sono rappresentati da esseri umanoidi, così come i batteri ed altre figure che ritroveremo nella pellicola.

Tratto dal celebre manga, “Cells at work” contiene al suo interno oltre che diverse tematiche anche diversi generi, si inizia con un buon mix tra fantasy (la città che rappresenta i polmoni) e commedia, il tutto è molto colorato e simpatico per poi arrivare ad un altro mix ovvero quello tra film d’azione (combattimenti e scene apocalittiche nella dimensione del corpo umano quando la persona si prende un raffreddore) in connubio con la dimensione drammatica quando assistiamo a quello che succede quando una persona si ammala di cancro.

Un film che ad uno sguardo superficiale sembra quasi quindi di stampo educativo e pensato per un pubblico più giovane in realtà è invece un prodotto destinato ad un pubblico più adulto che diventa in grado di cogliere le varie sfumature e nuances della storia.

Con “cells at work!” quindi ci si diverte ma anche ci si commuove molto perché entrare nei panni dei personaggi ed empatizzare di conseguenza con loro viene naturale come respirare e avendo coscienza di quello che accade dentro di noi anche con questo semplice gesto porta con sé una consapevolezza maggiore.

Bonus: quando vengono presentati all’inizio del film i vari personaggi come i globuli bianchi, i globuli rossi, i vari batteri e virus vi sono anche delle didascalie che li illustrano in modo scientifico allo spettatore fornendo anche per gli adulti quindi a piccole dosi un momento didattico che diverte ma allo stesso tempo ci fa imparare qualcosa di nuovo o magari rispolverarlo dai meandri dei nostri apprendimenti dai tempi scolastico.

Messua Mazzetto

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