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“Noi e il Pd facciamo una gara diversa. Alle prossime elezioni si confronteranno tre aree: la sinistra, la destra e l’area moderata che noi siamo impegnati a organizzare. Molti si sono meravigliati che Bersani abbia detto di preferirmi Vendola. Ma è naturale sia così”. E’ il commento del leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini intervistato dal ‘Messagero’  in seguito alle parole di Pierluigi Bersani che ha detto di preferirgli Vendola.

“Se la sinistra andasse al governo nella versione di Vasto – spiega Casini -, o anche solo con una formula Bersani-Vendola, noi saremmo all’opposizione” e del resto un patto tra progressisti e moderati se da un lato “è inevitabile” dopo il governo Monti di cui si deve conservare “l’ispirazione” dall’altro non può prescindere dal fatto che la sinistra sciolga alcuni nodi che “ha rinviato per anni, in cima ai quali c’è il rapporto con la propria componente giustizialista”.

“La caduta del berlusconismo come grande nemico comune contro cui fare fronte a ogni costo ha tolto a tutti un grande alibi” ha aggiunto. Per quanto riguarda la destra “si sta tirando fuori da sola dalla grande coalizione, per scelta sua” perchè “la scelta di ricandidare Berlusconi è la più grande prova di impotenza”.

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