E dire che non più di due giorni fa, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, grande amico del premier tecnico Mario Monti, aveva invitato ad una campagna elettorale corretta e senza eccessi.
Chi l’avrebbe mai detto che a “sgarrare” l’invito del presidente Napolitano sarebbe stato proprio lui, “l’amatissimo” premier salva Italia.
La salita in politica di Monti é tale perché é lo stesso premier a dover evidentemente fare una scalata per capire come ci si deve comportare in una campagna elettorale.
L’ultima terrificante trovata di Monti, nel corso di un’intervista a Uno Mattina (l’ennesima da quando é salito) é stata quella di invitare PD e PDL a tagliare le ali estreme e, in particolare, al PD di “silenziare” l’onorevole Stefano Fassina, reo (a dire del premier) di essere troppo conservatore. Non ha risparmiato anche Vendola e la CGIL.
Monti, che, per salire in politica ha scelto la collocazione più conservatrice per storia, indipendentemente dal suo ritenersi “nuovo eroe riformista” dell’Italia, dovrebbe quanto meno andare a ripetizioni di diritto e iscriversi ad un corso accelerato di “tecniche di comunicazione”.
I suoi ministri ne erano sprovvisti totalmente e lo abbiamo verificato nel corso dell’ultimo anno. Tantissime sono state, infatti, le “gaffe” fuori luogo e inopportune di “tecnici” che avrebbero invece avuto il compito di trovare parole giuste ad un Paese in difficoltà serie.
Il culmine di questa incapacità comunicativa (e speriamo davvero che sia l’ultima) é arrivato però da Monti che utilizza addirittura il termine “silenziare” per esprimere dissenso verso un “avversario” politico.
In democrazia, caro presidente Monti, non può essere silenziato nessuno, tanto meno un parlamentare eletto con migliaia e migliaia di voti. Fassina ha il pieno diritto, e ci mancherebbe altro, di esprimere le sue opinioni e rappresentare quella fetta d’Italia che lo sostiene e la pensa come lui, ovvero Italiani che non meritano di essere “silenziati”, per giunta dal presidente del consiglio.
Caro professor Monti, se ritiene che la politica sia davvero così nobile a tal punto da doverci salire, eviti di contribuire a trascinarla ad un punto ancora più basso di quello in cui si é trovata negli ultimi tempi.
Grazie.
Stefano Bassi
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