(di Giulio Perrotta) Il Calciomercato nazionale e internazionale comincia a prendere forma, regalando soddisfazioni ai tifosi di tutto il mondo. Dando un’occhiata alla Seria A (Italia), è possibile già vedere alcune formazioni calcistiche pronte per il nuovo campionato
In particolare, segnalando esclusivamente i movimenti in entrata e in uscita degni di nota, troviamo:
1) Atalanta: voto 5. Gioca sui prestiti, in entrata e in uscita, acquisendo nuovamente Marilungo (Cesena), De Luca (Bari) e Ardemagni (Perugia); tuttavia, perde i prestiti di Estigarribia (Deportivo Maldonado), Pinilla (Genoa) e Bianchi (Bologna). Mercato ancora fiacco. L’allenatore è Reya.
2) Bologna: voto 5. Oltre il gioco dei prestiti, in entrata Bianchi e Cherubin (Atalanta) e in uscita Krsticic e Sansone (Sampdoria), gli unici movimenti in acquisto sono in entrata Rossettini (Cagliari) e in uscita il difensore Crespo (Granada). Ancora troppo poco per garantirsi la matematica certezza per l’anno prossimo. L’allenatore è Rossi.
3) Carpi: voto 2. Nessun acquisto ma solo cessioni, determinati dai mancati rinnovi dei prestiti, tra cui Gabriel (Milan), Mbaye e Gatto (Chievo) e Molina (Atalanta). Se dovesse continuare così, il ritorno in B sarebbe scontato. L’allenatore è Castori.
4) Chievo: voto 5. In rientro dai prestiti Rigoni (Cittadella), Lazarevic (Sassuolo), Stoian (Crotone) e Farias (Cagliari); in uscita non sono stati trattenuti i prestiti di Pozzi (Parma), Schelotto (Inter), Birsa (Milan) e Cofie (Genoa). Mercato da animare. L’allenatore è Maran.
5) Empoli: voto 2. Solo prestiti e una cessione eccellente, quella di Valdifiori (Napoli). Mercato lento e poco liquido. L’allenatore è Giampaolo.
6) Fiorentina: voto 4. Rientrano dal prestito giocatori interessanti come Roncaglia (Genoa), Camporese (Bari) e Brillante (Empoli), ma escono per fine prestito nomi eccellenti come Richards (Manchester City), Rosi (Genoa), Diamanti e Gilardino (Guangzhou-Cina). Il mercato rispecchia la crisi di gestione della squadra e con il nuovo allenatore, in sostituzione di Montella, la confusione è la normale conseguenza. L’allenatore è Sousa.
7) Frosinone: voto 2. Solo fine prestiti: in entrata Gessa (Pescara) e Regolanti (Gubbio), mentre in uscita Cosic (Pescara) e Santana (Genoa). Poco di interessante sul fronte mercato. L’allenatore è Stellone.
8) Genoa: voto 5: in entrata parecchi fine prestiti interesanti come Donnarumma (Bari), Sampirisi (Vicenza), Cofie (Chievo), Greco (Verona), Santana (Frosinone), Ragusa (Vicenza), Lazovic (Stella Rossa) e Pandev (Galatasaray); tuttavia, in uscita i nomi sono eccellenti, come Roncaglia (Fiorentina), Edenilson (Udinese), Pavoletti (Sassuolo) e Bertolacci (Roma). Come sempre una valanga di giocatori che non riescono a fare la differenza nella massima serie. Mercato ancora tutto da definire. L’allenatore è l’inossidabile Gasperini.
9) Inter: voto 6. Tralasciando i fine prestiti in entrata, come Taider (Sassuolo) e Longo (Cagliari), l’unico acquisto portato a termine è stato il difensore di spessore Kondogbia (Monaco); in uscita, i fine prestiti Podolski (Arsenal) e Bonazzoli (Sampdoria). Questo mercato non può soddisfare le richieste minime per garantirsi un posto in Uefa. L’allenatore navigato è sempre Mancini.
10) Juventus: voto 8. Tralasciando i fine prestiti in entrate, dove spiccano Sorensen (Verona), Isla (QPR) e Pasquato (Pescara), arrivano Dybala (Palermo), Khedira (Real Madrid) e Mandzukic (Atletico Madrid); in uscita, Matri (Milan) e Romulo (Verona) tornano a vestire le rispettive casacche. Un mercato pieno di novità e ricco di iniziative, soprattutto in attacco, dove Tevez in partenza lascia spazio a nuove ipotesi e geometrie tattiche. L’allenatore è sempre Allegri che, con la finale di Champions, si è guadagnato la riconferma.
11) Lazio: voto 6. Arrivano Morrison (West Ham) e Patric (Barcellona). Nessun giocatore in uscita. Un mercato di contenimento e di poca fantasia, tutta una scommessa. L’allenatore è Pioli.
12) Milan: voto 7. Tornano i fine prestiti Gabriel (Carpi), Nocerino (Parma), Birsa (Chievo), Matri (Juventus), Niang (Genova), Comi (Avellino) e Petagna (Vicenza). In uscita Bocchetti (Spartak), Van Ginkel (Chelsea) e Destro (Roma). Un mercato a tinte opache, tanti slogan e pubblicità mediatiche di un Presidente che avendo preso un bel tesoretto dalla cessione parziale delle sue quote è pronto (a voce) a investire seriamente. Fin’ora poco o nulla, ma si sa che il Milan compie le sue missioni di mercato l’ultimo giorno. L’allenatore è Mihajlovic, in sostituzione di Inzaghi.
13) Napoli: voto 5,5. Tornano i fine prestiti di El Kaddouri (Torino), Vargas (QPR) e Sepe (Empoli), e due nuovi acquisti, il promettente Valdifiori (Empoli) e il veterano già conosciuto portiere Reina (Bayern Monaco). In uscita Michu (Swansea). Un mercato da migliorare. L’allenatore è Sarri, in sostituzione dello spagnolo.
14) Palermo: voto 4. Salvando il rientro di Viviano (Sampdoria), Pisano (Verona) e Di Gennaro (Vicenza), arrivano Trajkovski (Zulte Waregem) e Benali (Brescia), scommesse troppo acerbe per compensare le perdite di Munoz e Barreto (svincolati), Emerson (Santos) e Dybala (Juventus). Un mercato troppo finalizzato a fare cassa. La serie B è già troppo vicina. L’allenatore è Iachini.
15) Roma: voto 6. Rientrano Somma (Empoli), Crescenzi (Perugia), Marquinho (Al Ittihad), Destro (Milan) e Bertolacci (Genoa), mentre vanno via Spolli (Catania), Astori e Ibarbo (Cagliari). Un mercato ideale per sudarsi la Uefa e poco più. L’allenatore è Garcia.
16) Sampdoria: voto 6. Rientrano Sansone (Bologna), Piovaccari (Eibar) e Barreto (Palermo), ma vanno via Bergessio (svincolato) e i fine prestiti Viviano e Munoz (Palermo), Coda (Udinese), Duncan (Inter), Acquah (Hoffenheim) e Obiang (West Ham). Un mercato del tutto inadeguato per arrivare almeno alla Zona Uefa. L’allenatore è Zenga, al posto di Mihajlovic, estradato alla corte di Berlusconi, al Milan.
17) Sassuolo: voto 3. I fine prestiti colorano il mercato verde-nero: in entrata Manfredini (Vicenza) e Pavoletti (Genoa); in uscita Taider (Inter) e Lazarevic (Chievo). A rischio retrocessione, ancora prima di cominciare. L’allenatore è Di Francesco.
18) Torino: voto 5. Tornano i fine prestiti Verdi (Empoli), Stevanovic (Spezia), Larrondo (Tigre) e Acquah (Hoffenheim), salutando El Kaddouri (Napoli), Gonzalez (Lazio) e Barreca (Cagliari). Un mercato buono per sperare in una salvezza. L’allenatore è Ventura.
19) Udinese: voto 6. In entrata tornano tutti i fine prestiti, con Brkic (Cagliari), Douglas (Atletico Miniero), Verre (Perugia), Merkel (Zurigo), Edenilson (Genoa) e Torje (Konyaspor); in uscita, salutano Perica (Chelsea) e Wague (Granada). Mercato troppo fiacco e senza spinte emozionali. L’allenatore è Colantuono.
20) Verona: voto 6. In entrata, solo fine prestiti, con il ritorno di Bianchetti (Spezia), Romulo (Juventus) e Torregrossa (Crotone); in uscita, altrettanti fine prestiti, tra cui Sorensen (Juventus), Pisano (Palermo), Campanharo (Bregantino), Greco e Tachtsidis (Genoa), Valoti (Albinoleffe) e Nico Lopez (Udinese).
In fase di definizione, il passaggio clamoroso di Gervinho dall’Italia in Arabia Saudita, Martinez sfugge al Milan per accasarsi all’Atletico, Osvaldo alla Lazio, Borini tra Fiorentina, Milan e Napoli, Casillas alla Roma, Witsel e Higuain al Milan, Carlos Bacca alla Roma, Darmian e Saponara al Torino, Salah e Cuadrado tra Juventus e Inter, Comi al Livorno e Pogba tra Barcellona, Paris S. German e Manchester City.
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