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Il PDL é passato da una posizione di appoggio al governo ad una posizione di astensione, non facendo comunque mancare il numero legale. Niente voto di fiducia sul decreto sviluppo quindi da parte del partito di Berlusconi, che proprio in queste ore ha scelto di tornare in campo.

Il Pdl starebbe valutando di astenersi anche sul voto di fiducia, oggi pomeriggio alla Camera, sul decreto legge sui costi della politica nelle regioni: è quanto riferisce l’ANSA da fonti parlamentari a Montecitorio.

“Bisogna capire se si è trattato di una astensione su un voto o di una astensione politica” – ha dichiarato il segretario PD, Pierluigi Bersani. Più netta la sua collega Finocchiaro: “Monti si rechi al Quirinale”.

“E’ indispensabile che il presidente del Consiglio prenda atto” di quanto è successo”, e faccia i passi necessari almeno per ricostituire nella sua consistenza numerica la maggioranza che è venuta meno”. Lo ha detto nell’Aula del Senato Beppe Pisanu.

“Siamo all’irresponsabilità allo stato puro” – é invece il duro commento di Casini (UDC).

Le tensioni fra PDL e governo erano accresciute in mattinata dopo alcune dichiarazioni di Passera durante la trasmissione AGORA’ di Raitre. “Tutto ciò che può solo fare immaginare al resto del mondo, ai nostri partner, che si torna indietro, non è un bene per l’Italia. Dobbiamo dare la sensazione che il Paese va avanti”. Così affermava il ministro dello sviluppo economico Corrado Passera in merito all’eventuale ritorno in campo di Silvio Berlusconi.

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