“Tutti parlano di crisi economica, mai spread e pil sono diventati termini così in voga, e il rimedio, invocato come un rosario, è sempre solo la crescita dei consumi. E se fosse proprio la crescita ad aver provocato la crisi? Il pianeta Terra non è infinito e negli ultimi cent’anni lo abbiamo messo a ferro e fuoco per cavarne ogni genere di risorsa restituendo inquinamento, dannoso alla biosfera e a noi stessi e in grado di cambiare il clima. Il futuro che abbiamo di fronte sarà molto diverso dalla continuità con il recente passato segnato dalla rivoluzione industriale. Cambieranno le stagioni e cambierà – che ci piaccia o meno – l’approccio dell’umanità ai serbatoi sempre più vuoti dell’astronave Terra. Se la transizione sarà guidata da un’intelligenza collettiva saggia e informata, avremo la possibilità di correggere i nostri errori ed evolvere verso un modo di vita più sostenibile ed equo. Se, distratti da falsi problemi e condotti da amministratori ignoranti e banalmente interessati all’affaruccio del momento, lasceremo che siano le pressioni ambientali a decidere per noi, ne subiremo conseguenze mai sperimentate prima dalla nostra specie. “
Così Luca Mercalli anticipa i contenuti della sua lectio magistralis “Cambio di Stagione”, sabato 16 giugno alle ore 21, al Festival Passepartout, in corso con straordinario successo ad Asti.
“Breve storia della filosofia greca”, una bussola per comprendere il nostro pensiero
Bigenitorialità effettiva e tutela del minore: l’attuale quadro normativo e giurisprudenziale
Costruire ponti tra cuore e ragione: l’eredità morale di Sant’Agostino nell’era di Leone XIV
Grande successo per il concertone del Primo Maggio