Assobalneari Salento FederBalneari commenta le parole dell’assessore regionale alla Cultura e al Turismo Silvia Godelli che in dichiarazioni di stampa punta il dito contro il fenomeno dei lidi-discoteca di Gallipoli. Secondo l’assessore, «i veri turisti potrebbero scappare via» spaventati da una sorta di «divertimentificio» invasivo.
«Innanzitutto voglio tranquillizzare l’assessore Godelli spiegando che non esiste un “caso Gallipoli” ma semmai un “modello Gallipoli” che genera ricchezza in tutto il territorio – afferma Mauro Della Valle, presidente di Assobalneari Salento FederBalneari – il fenomeno degli ultimi anni è riuscito a far crescere le presenze in una delle località di maggiore richiamo dello Stivale. Basti pensare che, come confermano anche gli ultimi dati diffusi da Trivago, Gallipoli è tra le mete sold out a differenza di altre località turistiche italiane. L’offerta dei lidi non è più quella della spiaggia degli anni ’70 – chiarisce Della Valle – gli stabilimenti sono cresciuti e hanno sviluppato l’idea di una vacanza all inclusive, che permette ai turisti di soddisfare qualsiasi tipo di esigenza. La discoteca non è qualcosa di pericoloso ma si avvicina al tipo di offerta cercata dai giovani che vogliono divertimento e che, per trovarlo, fino a qualche anno fa si riversavano su mete più ambite quali Ibiza e Formentera. Noi operatori balneari – conclude il presidente Della Valle – ci siamo preparati in anticipo e il Salento è riuscito ad attrarre un flusso che non può che essere considerato positivo se determina il “tutto esaurito” nelle strutture ricettive. Non è un caso che la Città Bella sia riuscita a conquistare la Bandiera Verde, riconoscimento assegnato su scala nazionale da 115 pediatri per premiare le spiagge a misura di bambino».
Gallipoli non viaggia in un unico senso ma riesce a intercettare tre fasce di clientela. Il turismo giovanile affolla la zona di Baia Verde, quello culturale – caratterizzato da una forte presenza di stranieri – riempie le vie del centro storico, mentre le famiglie programmano la vacanza lungo le baie di Rivabella.
«Anche i giovani fanno parte dell’idea di turismo che il Salento insegue ormai da tempo – dichiara Stefan Carlino, presidente degli operatori turistici di Gallipoli – siamo riusciti a raggiungere un risultato insperato, ovvero far parlare degli eventi di Gallipoli in tutta Italia. Per questo motivo ritengo che le parole pronunciate dall’assessore Godelli nel periodo più caldo della stagione siano gravi e ingenerose. Simili dichiarazioni rischiano di far scappare i turisti, mentre quello che probabilmente manca nella nostra città è il controllo della pubblica sicurezza, necessario quando una località è molto affollata. Purtroppo – conclude Carlino – ci piacerebbe poterne parlare quattro mesi all’anno, ma i turisti prendono d’assalto Gallipoli, e in generale il Salento, solo quattro settimane d’estate. E nonostante questo dato si continua a puntare il dito contro esempi positivi di crescita del settore in un periodo di crisi profonda».
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