Non si sono ancora placati gli animi dopo l’uscita di Supersex, l’attesissima fiction sulla vita di Rocco Siffredi approdata su Netflix mentre nel frattempo su Prime Video possiamo trovare un’altra serie breve (6 episodi) con una tematica non meno scottante ed intrigante. Sto parlando di Alphonse, dove troviamo alla regia Nicolas Bedos e come interprete principale Jean Dujardin.
Sull’abilità interpretativa e versatilità di Dujardin non ci sono ormai dubbi però in questo lavoro lo troviamo ancora una volta in grado di superare le aspettative dello spettatore.
La trama di Alphonse è molto “piccante” fin dal primo episodio dove troviamo Jacques Bisson (interpretato da Pierre Arditi) nel ruolo di un padre single ormai anziano che accusa un malore mentre si trova nell’appartamento di una sua conoscente. Il povero anziano chiama allora il figlio Alphonse (Dujardin) per essere accudito e gli rivela la sua misteriosa professione che ha svolto in segreto per oltre 25 anni … il gigolò. Alphonse è inizialmente scioccato dalla scoperta della doppia identità del padre ma pian piano la accetta e anzi a seguito di varie disavventure per aumentare i suoi guadagni proverà a cimentarsi anche lui nella particolare professione.
Tutti gli episodi sono mordaci e offrono numerosi spunti di riflessione sia sul quotidiano che sul rapporto di coppia, sulla fugacità della vita e sul “piacere”. Il sesso, il rapporto carnale diventa un contorno, una parte ma non la principale, ogni donna (ormai anziana) che Alphonse incontra svelerà a lui (e di conseguenza anche a noi) tutti i suoi traumi e le sue “follie” compiute nel corso della sua vita.
Una serie che risucchia e invoglia ad essere guardata per seguire le vicende fino alla sua conclusione che però ahimè, non faccio spoiler però vi posso dire che avrà un finale aperto, il che lascia intendere che Alphonse potrebbe avere un seguito (staremo a vedere).
Un cast molto ben assortito, vi è anche un’Italiana, Laura Morante che interpreta Laura la madre di Alphonse, anche su questo personaggio i retroscena sono molti ma per non fare spoiler non vi dico altro, è un personaggio che viene svelato pian piano con il proseguire degli episodi.
Ho trovato la regia di Bedos molto completa e ben curata, che con Dujardin aveva già lavorato assieme qualche anno fa per il terzo film della serie di OSS117, in grado di tenere l’attenzione costante, strappando a tratti qualche risata, qualche sorriso o qualche lacrima.
Messua Mazzetto
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