La collana Per Speculum prosegue la sua corsa editoriale con un nuovo titolo. Dopo l’ottimo lavoro che già era stato svolto con 49 Chiavi, ora Edizioni Aristea propone Oscura Carcosa, un’opera scritta da Federico Bianchini, autore che si dimostra non solo ricco di una grande cultura ma anche un ricercatore incallito di informazioni, che siano storiche, sociali, culturali o linguistiche, che gli hanno permesso di creare un’ambientazione misteriosa e ricca di fascino dove oscure forze e tradizioni secolari si mischiano per convivere tra le mura di una verosimile cittadina dell’Europa centrale.
La decadente città, che è solo apparentemente sfondo delle avventure visto che di fatto assurge a ruolo di protagonista indiscussa di tutta la storia, è ormai solo più un riflesso dorato del prosperoso periodo trascorso quando il Re in Giallo governava quelle terre. Un ricordo che si respira attraverso le strade e i quartieri che sorgono intorno a un castello ormai in disuso e sfruttato unicamente per rare feste o per particolari eventi occasionali.
Jiri Orten è un rigattiere che cerca tra gli ambulanti di Carcosa oggetti da poter comprare per poi rivenderli una volta risistemati, offrendo così loro una seconda vita in cui essere ancora utili, soprattutto per gli abitanti meno abbienti. È un lavoro che si è tramandato da padre in figlio sin dai tempi del nonno, uomo che ha creato quella filosofia del recupero che ha permesso alla famiglia di vivere e sopravvivere in città.
Tra tutti gli oggetti che quotidianamente riemergono da cantine, soffitte o vecchi magazzini, Jiri Orten viene catturato da quattro particolari manufatti, il cui acquisto sarà solamente il punto di partenza per riuscirne a scoprire le origini, la storia, la vita dei precedenti proprietari, ma anche interessanti elementi della stessa città e dei suoi esoterici misteri.
Oscura Carcosa viene proposta dall’editore in un cofanetto che si compone di due volumi, una cartolina e una mappa della città. Il primo libro contiene l’ambientazione, una descrizione dei quartieri, dei personaggi passati più rilevanti, della storia, dei miti e delle leggende, ma anche della cabala ebraica, della gematria e del quadrato di Salomone. Tutti elementi utili per permettere al lettore di addentrarsi ancora di più nell’oscuro ed esoterico mondo di Carcosa. Si tratta di fatto di un approfondimento ricco di dettagli in certi casi essenziali per riuscire a superare le difficoltà e gli enigmi che verranno proposti nel corso dell’avventura. Il secondo tomo è invece il libro-gioco effettivo, un insieme di paragrafi, talvolta dettagliati e ricchi di particolari, che spingeranno il lettore a indagare fornendo gli eventi che si succederanno l’un l’altro richiamando in certi casi appositi paragrafi del volume d’ambientazione offrendo spunti per immedesimarsi ancora più in quelle cupe e tetre atmosfere e respirare l’aria pesante della città.
L’assenza di elementi aleatori, quali il lancio dei dadi, permette di affrontare una lettura dove sono unicamente le scelte fatte dal lettore a determinare la buona riuscita dell’avventura, a scoprire o meno i segreti che sono celati dietro i quattro artefatti misteriosi. Decidere come comportarsi e risolvere enigmi sono la discriminante tra riuscire o fallire, tra scoprire i segreti di quella affascinante e carismatica città decadente oppure limitarsi a dare ai manufatti una seconda vita limitandosi a guadagnare qualche moneta in più.
In base agli indizi trovati e agli epiloghi raggiunti, sarà possibile ottenere un punteggio finale che determinerà, attraverso una semplice tabella, l’abilità investigativa del lettore. Per riuscire a ottenere un punteggio alto sarà necessario risolvere enigmi, più o meno espliciti, effettuare scelte corrette ma soprattutto cogliere ogni informazione che il testo offre, in maniera evidente o meno, sia nel volume dell’avventura che in quello introduttivo.
L’ambientazione di Oscura Carcosa è curata con tutta una serie di particolari che rendono perfetta l’atmosfera di una città che è caotica, povera, ricca di misteri ma anche non sicura. Si tratta di un luogo dove si sono mescolati popoli di mezza Europa che parlano ancora la loro lingua d’origine e aderiscono alla propria cultura in un melting pot cosmopolita che preannuncia la globalizzazione che la società moderna sta imparando a conoscere molto bene in questi anni di trasformazione. È un’Europa che sta subendo importanti cambiamenti anche attraverso quelle nuove tecnologie che stanno iniziando a innestarsi nel tessuto sociale cittadino, portando a nuove comodità ma anche a nuove abitudini.
Il libro può essere riletto più volte, nel tentativo di riuscire a scoprire ogni singolo segreto che vi è celato nelle centinaia di paragrafi che compongono l’avventura. In realtà, per proprio personale diletto, è possibile anche solo rivivere l’avventura che si cela dietro a un singolo oggetto grazie a un sistema di indizi che si divide su quattro percorsi paralleli e grazie al fatto che l’ordine di indagine per i singoli oggetti è deciso dal lettore stesso, lasciando che siano poche le interrelazioni che intercorrono tra le quattro mini avventure.
Federico Bianchini dà vita a un prodotto notevole, articolato e curato, ottimo nel ricreare quelle ambientazioni forti che rendono Oscura Carcosa un un prodotto non solo capace di convincere ma anche di far innamorare gli amanti del genere e di quelle stesse atmosfere. La prosa scorrevole si lancia in qualche occasione in esercizi di stile che il più delle volte sono finalizzati a produrre elementi che evidenziano la caoticità dell’ambiente, quel miscuglio che sembra cercare di eliminare punti d’appoggio che siano elementi di riferimento per il lettore. Un esempio di questo sono le frasi inserite in molteplici lingue, come tra le tante l’ungherese, il polacco e il ceco.
Titolo: Oscura Carcosa
Autore: Federico Bianchini
Editore: Edizioni Aristea
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