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Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ricevuto questa mattina al Quirinale il Segretario Nazionale de “Il Popolo della Libertà”, Angelino Alfano, con i Presidenti dei Gruppi Parlamentari del Senato della Repubblica, Maurizio Gasparri, e della Camera dei Deputati, Fabrizio Cicchitto.

Alfano ha confermato che il PDL sosterrà il governo fino alla legge di stabilità poi staccherà la spina.

PD: “Non abbiamo paura del voto ma preoccupati per credibilità Italia” –  “Il Pd vuole il meglio per il Paese: riuscire a concludere, prima delle elezioni, quei provvedimenti importantissimi, in primis la legge di stabilità, sui cui si misura la credibilità e l’affidabilità dell’Italia in sede europea e internazionale, quindi i decreti di rilievo che sono in Parlamento. La partita va conclusa nel migliore modo possibile, il Pdl non può pensare ai suoi interessi a scapito di quelli di tutti. Auspico che si possa creare una sorta di tregua su questi provvedimenti. Quel che stupisce, infatti, è che il testo sul quale ieri si è registrata l’uscita del Pdl sia stato il decreto sviluppo, un provvedimento con due relatori e che ha visto all’opera il Pdl con uno spirito ben altro da quello che ieri ha percorso la dichiarazione del presidente Gasparri”. Lo ha detto Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd al Senato, a Radio anch’io.
“La discesa in campo di Berlusconi certo non ci spaventa, tutt’altro – ha proseguito Anna Finocchiaro – Non credo di essere solo di parte quando dico che noi abbiamo un candidato legittimato attraverso primarie che hanno visto la partecipazione di milioni di persone e che ha preso il 60 per cento del nostro popolo. Siamo un partito che viene da varie vittorie elettorali e che i sondaggi danno vincente e in ascesa. Berlusconi è il candidato di un Pdl in rotta e diviso in diverse fazioni e un leader fortemente indebolito nella sua credibilità interna e internazionale. Noi siamo pronti, se c’è qualcuno che non ha paura delle elezioni siamo noi”. Per quanto riguarda la riforma elettorale, la presidente dei senatori del Pd sottolinea come “noi non ragioniamo per convenienza. Avremmo preferito e preferiremmo ancora non votare con il Porcellum, e le abbiamo provate tutte per cambiare questa legge. Persino ieri mattina avremmo dovuto avere un incontro, che Pdl ha mancato senza neanche avvertirci. Spero si possa riprendere il filo, l’Italia ha bisogno di nuova legge”.

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