Proseguono gli eventi organizzati presso Castel Ser Ugo, suggestiva sede comunale di Casalserugo della provincia di Padova.
L’evento dell’8 maggio Per Aspera ad Astra, Mostra personale di pittura di Fabienne Di Girolamo, è patrocinata dall’Assessorato alla Cultura, Servizi Sociali ed Istruzione ed in collaborazione con la Pro Loco Casalserugo ed è curata dal “Progetto Ser Ugo Cultura”, neonata realtà appartenente alla Associazione Culturale Regi Editori che propone eventi culturali nel territorio comunale.
Lino Leghaghi, Stefano Guzzo in collaborazione del Media Partner “Emmevi Comunicazione” cureranno la mostra di questa giovane artista esposta nel suggestivo Castel Ser Ugo.
Venerdì 8 maggio dalle ore 20.30 saranno presenti anche le istituzioni locali: il Sindaco Elisa Venturini, l’Assessore alla Cultura Cristian Sartorato e l’Assessore alle Attività Produttive ed al Turismo Stefania Barbieri, inoltre l’evento verrà presentato e curato dalla storica Laura De Zuani di ArtMusicEvent.
Fabienne Di Girolamo si è sottoposta gentilmente ad alcune domande.
– Parlaci del tuo percorso artistico: a quanti anni hai iniziato a dipingere e cosa ti ha ispirato? Se ci sono, quali sono le tue fasi di cambiamento?
Di Girolamo: “Sono autodidatta e dipingo da bambina. Ricordo che i miei genitori mi comprarono una cassettina di colori a tempera in legno quando frequentavo la prima media e da allora non ho mai smesso, anche se la mia prima mostra vera è stata una collettiva di artisti a Teramo nel 2009.
Fu proprio a partire da quella mostra che decisi di cambiare il mio stile di derivazione classica e impressionista, cercando un linguaggio più personale e che esprimesse al meglio la mia sensibilità.
In questa fase ho sviluppato una tecnica che utilizza massicciamente la line a nera che confina e delinea le immagini e i colori, derivata direttamente dalla mia esperienza nella pittura di vetrate e che ho ulteriormente evoluto negli ultimi anni concentrandomi su un approccio definito da alcuni osservatori “masaicista”, e che si basa sul contrasto tra i neri ed i colori brillanti”.
– Quali tecniche utilizzi nelle tue opere? A quali artisti ti sei ispirata o ti ispiri?
Di Girolamo: “Ho scelto la pittura in acrilico perchè amo dipingere di getto e di solito non ritorno sul mio dipinto dopo averlo terminato. Dipingo su tela, tavola e supporti vari a seconda dell’ispirazione del momento. In quest’ottica sto facendo studi su nuove tecniche che abbinino alla pittura tradizionale con acrilico, anche un approccio materico e l’utilizzo di texture speciali che aggiungono dinamismo, profondità e a volte drammaticità alle mie immagini.
Per quanto riguarda le mie ispirazioni, il mio stile preferito è l’art noeveau, insieme al modernismo spagnolo ed al liberty, mentre il pittore che da sempre amo di più è Vincent Van Gogh”.
– Il tuo futuro artistico: cosa prevedi e come vorresti fosse da qui a dieci anni?
Di Girolamo:” Vorrei trovare uno stile sempre più originale e unico e dedicare il mio tempo allo sviluppo della creatività anche nell’ambito del mio lavoro con i bambini: devo a molti insegnanti il merito di aver creduto nelle mie capacità e di avermi spronato a diventare l’artista che sono e mi piacerebbe trasmettere gli stessi insegnamenti ai pittori di domani.
Credo che il mio sogno sia quello di ogni artista, ovvero lasciare un segno, essere conosciuti, riconosciuti e riconoscibili. Del resto senza un pizzico di vanità non si può diventare artisti!”
– Arte ed emozioni: quali sensazioni provi durante la tua produzione? Nella tua espressione artistica cosa vorresti trasmettere nelle tue opere?
Di Girolamo: “Dipingere mi fa stare bene, mi rimette in pace con il mondo, mi porta lontano con la mente e con la fantasia E’ per me un momento catartico a cui difficilmente rinuncio. Anche solo fermarmi a disegnare e a fare qualche schizzo rappresenta per me un irrinunciabile momento di benessere.
Mi piace l’idea che ogni mio quadro sia una specie di viaggio e che ogni osservatore possa fare il proprio percorso partendo dai miei colori. Spesso utilizzo immagini di posti e luoghi reali reinventandone le linee ed i colori, in modo tale da racchiudere in un’unica immagine il ricordo di un viaggio reale e l’emozione di un viaggio fantastico.
Ma molti dei miei quadri hanno un approccio diverso: ho realizzato opere a sfondo sociale, immagini di arte sacra, di ispirazione filosofica e/o simbolica, ispirata a opere letterarie o musicali. Ma anche in questi casi si tratta di viaggi interiori, nelle nostre coscienze, nelle nostre sensibilità, nella nostra spiritualità… in un parola nelle nostre anime”.
Matteo Venturini
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