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La redazione de LAltraPagina.it ha avuto il piacere di incontrare Nicola Valentini, che ci ha introdotto alla mostra 100×100=900@Padova, del quale è curatore, organizzata da ArtMusicEvent che avrà luogo da venerdì 13 sabato 14 Dicembre dalle 18:00 presso #TAG in Via Roma 179, Vigodarzere (PD)
Come curatore di 100×100=900@Padova per conto di ArtMusicEvent, lo scopo principale del mio lavoro consiste nell’individuare spazi di produzione ed esposizione per l’arte contemporanea e promuoverla nel territorio. Con la mostra presso temporary art gallery di Emmanuele Panzarini abbiamo deciso di sostenere il progetto 9 hundred di Magmart ed Enrico Tomaselli.
100×100=900@Padova è la variante padovana del progetto Magmart. Consiste in due serate di proiezioni intramezzate da interventi di Guido Bartorelli, Lisa Parolo ed Elisa De Marchi.
9 Hundred è un progetto che celebra i cinquant’anni dalla nascita della videoarte attraverso l’opera di 100 artisti diversi, ognuno con un video su un anno del XX secolo: ecco spiegato il gioco di parole 100×100=900.
La particolarità di questo progetto è che viene sostenuto da decine di partner attraverso una rete mondiale; ogni partner organizza una tappa del tour e la mostra diventa a tutti gli effetti uno spettacolo itinerante con varianti significative in base al curatore locale. È il modello della rete che ci ha convinti ad aderire perché permette di collegare alla pari Padova, il suo territorio e gli appassionati di contemporaneo a ricerche di viva attualità che hanno finalmente un respiro internazionale e, al tempo stesso, un sapore underground lontano da accademie e sovrastrutture mentali.
Quanto al nostro allestimento padovano, il fruitore della mostra potrà assistere alla proiezione principale nella sala principale che è stata allestita in modo da essere vista anche dall’esterno della galleria (come se la vetrina stessa fosse lo schermo). Nella prima giornata saranno proiettati i video dal 1900 al 1924 e, dopo l’intervento di Guido Bartorelli, quelli dal 1925 al 1949. Nella giornata di Sabato ascolteremo Lisa Parolo ed Elisa de Marchi e vedremo i rimanenti 1950-1974 e 1975-1999. Un altro monitor della sala grande proietterà gli stessi video ma con un leggero ritardo; questo perché con il nostro allestimento abbiamo scelto di far riflettere il fruitore sulla percezione sfasata del tempo.
Nella sala minore è stata predisposta una postazione di “riproduzione privata” in cui è possibile riprodurre i video tramite proiettore nell’ordine desiderato. Grazie alle cuffie e alla riproduzione individuale, il fruitore, che è costretto a sedersi sulla piccola postazione vive il momento in una dimensione intima, in contrasto con quanto accade nella sala principale.
In accordo con la natura multimediale e interdisciplinare di ArtMusicEvent e in sintonia con la dimensione tecnocratica, fortemente incentrata sul concetto di rete e multimedialità che è alla base del progetto 9 hundred, abbiamo scelto di arricchire l’allestimento con una postazione internet da cui è possibile scaricare il catalogo attraverso smartphone e tablet (è sufficiente digitare l’indirizzo o inquadrare il QRCODE per far partire in asmatico il download). Un’idea che, al di là della praticità, ha valore eminentemente concettuale.
La lettura del catalogo di fronte alle proiezioni è fortemente consigliata perché permette di comprendere al meglio il significato del lavoro degli artisti, non sempre immediatamente accessibile. La videoarte, a differenza del video tradizionale, è un prodotto difficile ed ermetico che richiede spiegazioni e un’adeguata preparazione per essere compresa appieno. Certo, alcuni video, fanno eccezione e sono molto “pop”, ma nella maggior parte dei casi ci si gusta meglio il lavoro degli artisti di 100×100 solo dopo aver letto la spiegazione.
A proposito di #TAG Temporary Art Gallery, che ha messo a disposizione lo spazio in cui si svolge la mostra, voglio spendere qualche riga a sostegno di un progetto coraggioso in una zona che è artisticamente perifica. Non è un caso se abbiamo deciso di rivolgerci a loro, anche questa è stata una scelta di natura concettuale e possiamo considerarla parte integrante della nostra idea curatoriale. Infatti volevamo sostenere l’ipotesi di un circuito artistico decentrato rispetto ai soliti canali istituzionali. Sono certo che questa e le prossime iniziative a cui TAG darà voce doneranno molto al territorio in termini di emancipazione culturale, anche e soprattuto grazie alla passione e alla competenza di Emmanuele Panzarini, gestore dello spazio ed artista concettuale.
Nicola Valentini
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