
All’epoca della Palermo degli emiri, il mercato della Vucciria non esisteva: al suo posto un lembo di terra che si protendeva verso il mare. Ancora oggi questo rione conserva il nome arabo di Kalsa. Al principio si trattò di una cittadella, destinata a ospitare uomini di rango e dotata di guarnigione militare, arsenale, uffici amministrativi, come pure due bagni pubblici e una moschea. La penisola reca tracce profonde del suo rapporto col mondo musulmano (arabi, turchi, saraceni), tracce perlopiù nascoste: la nostra ricerca comincerà da Palermo, per poi proseguire nelle terre di Campania, Puglia e Sicilia e arrivare sino a Venezia, la porta d’Oriente. Ci imbatteremo in una ricchissima «mescolanza mediterranea» – fatta di uomini, donne, viaggiatori, mercanti, ma anche di oggetti, spezie, cibi, gioielli, tessuti, libri, racconti, lingue, idee – che ha contribuito a forgiare eredità e tradizioni italiane. Un viaggio quasi millenario che non trascura la presenza odierna.
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